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Usa: scandalo molestie, anche Nancy Pelosi scarica il governatore di New York Cuomo

Anche la presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi, dopo il presidente Joe Biden, ha invitato il governatore di New York, Andrew Cuomo, a rassegnare le dimissioni dopo le conclusioni di un’inchiesta indipendente sulle accuse di molestie sessuali mosse da diverse donne nei suoi confronti. “Pur riconoscendo il suo amore per New York e nel rispetto dell’incarico che ricopre, invito il governatore a dimettersi”, si legge in una dichiarazione della leader democratica. In precedenza Pelosi si era sempre rifiutata di chiedere le dimissioni di Cuomo. Simili appelli sono giunti in giornata anche dal leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, e dal senatore Kirsten Gillibrand, oltre che dal sindaco di New York Bill de Blasio, tutti democratici.

“Dovrebbe dimettersi”, ha dichiarato oggi Biden ai giornalisti alla Casa Bianca, facendo riferimento anche alla possibilità che la legislatura di Stato possa decidere di avviare una procedura di messa in stato d’accusa nei confronti del governatore italo-americano. Gli appelli alle dimissioni di Cuomo giungono dopo la pubblicazione di un rapporto della procuratrice generale di New York, Letitia James, che accusa il governatore di aver molestato sessualmente almeno undici donne, tra le quali sue ex collaboratrici. Cuomo, da parte sua, si è rifiutato di dimettersi e ha negato qualsiasi illecito invitando i cittadini ad attendere i risultati di un’inchiesta indipendente sul dossier.

Finora il governatore non ha neanche escluso di voler andare avanti con la candidatura per la rielezione nel 2022. Stando al rapporto, curato dagli investigatori Joon Kim e Anne Clark e basato su 74 mila elementi di prova e sulle testimonianze di 179 persone, Cuomo avrebbe “baciato, abbracciato e palpeggiato” le donne in una maniera considerata “inappropriata e non consensuale”, comportamenti giudicati dalle vittime “profondamente umilianti o offensivi”. Il governatore e il suo staff avrebbero inoltre costituito un ambiente di lavoro “tossico” nel quale erano ammesse le molestie sessuali. Una delle vittime, dopo aver reso pubblica la sua storia, sarebbe stata vittima di un’azione ritorsiva.

“L’indagine ha rivelato una condotta che corrode alla base il senso del nostro governo di Stato e che fa luce su un’ingiustizia che può manifestarsi ai più alti livelli pubblici. Nulla di tutto questo sarebbe venuto alla luce se non fosse stato per le eroiche donne che si sono fatte avanti”, si legge nel rapporto. Cuomo ha risposto in un video-messaggio, affermando che i fatti “sono molto diversi da come sono stati raccontati” e negando di aver mai toccato nessuno in maniera inappropriata.