Lilli Gruber e Marco Travaglio, Matteo Renzi solleva il sospetto: “Rapporto strano e inquietante tra La7 e Il Fatto Quotidiano”
Matteo Renzi torna a terremotare i piani alti della politica. Nel suo ultimo libro dal titolo Controcorrente, il leader di Italia Viva racconta le ore e i giorni più concitati del Conte bis. Quando il suo partito decise di ritirare le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, dando il via alla crisi di governo. Da quel giorno a capo dell’esecutivo c’è Mario Draghi, ma l’ex premier non ha dimenticato Giuseppe Conte. A lui, e in particolare alla sua gestione politica ed emergenziale, sono dedicate molte pagine dell’opera.
A fornire un breve commento del libro ci pensa Italia Oggi che descrive le cose che racconta Matteo Renzi “inquietanti e le domande che formula cruciali”. All’interno c’è infatti la questione Cairo-Blackstone (il fondo americano che gli ha fatto causa) sotto il profilo del mancato accantonamento per far fronte a una eventuale perdita, cosa per la quale viene chiamata in causa la Consob. E poi ecco che “c’è il rapporto particolarmente strano e inquietante tra La7 in persona di Lilli Gruber e il Fatto quotidiano“, si legge ancora nell’articolo a firma di Domenico Cacopardo che snocciola i numeri diffusi dal leader di Iv: “su oltre 1200 puntate, dal 2016 al giugno 2021, Otto e mezzo avrebbe dato spazio alle firme de Il Fatto quotidiano per 568 volte; la seconda testata sarebbe il Corriere della Sera, 378 (che in edicola vende 8 volte di più del quotidiano di Travaglio)”.
Travaglio è in assoluto il primo ospite, con 206 puntate, segue Andrea Scanzi “e non è certo un caso di competenze riconosciute. Scanzi, ad esempio, è quel giornalista che nel 2020 sosteneva che il Coronavirus non fosse una pandemia, ma un semplice raffreddore. E certo non una malattia mortale”. Insomma, il libro di Renzi fa luce su vari e inattesi aspetti.