Maria Licciardi, la boss che ha ispirato il personaggio di Scianel in Gomorra
Maria Licciardi, boss dal 1994 dell’organizzazione mafiosa detta “la scimmia” fondata dal fratello Gennaro, è stata arrestata all’aeroporto di Ciampino. Era pronta per volare a Malaga, ufficialmente per andare a trovare la figlia, ma, molto più probabilmente, vi si stava recando per intrecciare nuovi rapporti d’affari tra la Spagna e il rione Masseria Cardone. Ora dovrà affrontare un lungo e articolato processo.
Una boss mafiosa di grande rilievo, che ha probabilmente ispirato il personaggio di Scianel della serie televisiva “Gomorra”. Ma chi è Maria Licciardi? Scopriamolo insieme.
La storia di Maria Licciardi
Classe 1951, Maria Liccardi è nata il 24 marzo a Napoli, in una famiglia di camorristi. Suo padre ero un noto boss di Secondigliano, mentre suo fratello, Gennaro, prese le redini del clan detto “la scimmia” e fu membro fondatore dell’Alleanza di Secondigliano: una coalizione di potenti clan camorristici che controllavano il traffico di droga e il racket delle estorsioni nei sobborghi di Napoli.
Quando Gennaro morì nel carcere di Voghera il 3 agosto 1994, Maria e i suoi altri due fratelli, Vincenzo e Pietro, presero le redini del clan e quando i suoi fratelli e suo marito vennero arrestati, Maria divenne la boss indiscussa del clan e dell’Alleanza di Secondigliano, diventando la prima camorrista donna alla guida del clan Licciardi. Maria continuò gli “affari di famiglia” espandendo il traffico di droga della città, e sotto la sua guida l’Alleanza di Secondigliano divenne più organizzata, segreta e sofisticata, raggiungendo un potere che non aveva mai avuto prima.
Nonostante ciò, la Licciardi fu arrestata nel 2001 e rimane in prigione per 8 anni, scontando una pena definitiva per associazione camorristica. Il 12 luglio 2019 venne annullata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti dopo essere sfuggita al maxi blitz della notte del 26 giugno, quando polizia e carabinieri segnarono un forte colpo contro l’Alleanza di Secondigliano. Maria Licciardi da allora è tornata nel suo regno, la boss dallo sguardo deciso, è stata la prima donna a finire in una lista di superlatitanti: al suo ritorno è stata accolta con champagne e fuochi d’artificio. Il suo potere nel corso degli anni non è mai stato messo in discussione ed è sempre stata lei a tessere le fila degli affari illeciti.
Maria Licciardi e Scianel
Maria Licciardi, a differenza di molti camorristi maschi, ha evitato le luci della ribalta e non è mai stata condannata o addirittura sospettata di alcun crimine. La Licciardi è stata definita da fonti interne delle forze dell’ordine come pratica, affascinante, eccezionalmente intelligente e, soprattutto, spietata quanto i suoi colleghi maschi. Inutile dire che un personaggio del genere può sicuramente aver affascinato gli sceneggiatori di “Gomorra”, che hanno liberamente ispirato il personaggio di Scianel proprio alla Liccardi.