Afghanistan. Donne lanciano i bimbi oltre il filo spinato all’aeroporto di Kabul. I talebani sparano ad Asadabad e Jalalabad
La crisi umanitaria in Afghanistan assume ore dopo ore proporzioni sempre più drammatiche. Tutte le strade che portano all’aeroporto sono sotto il controllo dei talebani: ci sono checkpoint ovunque che impediscono agli afgani di raggiungere lo scalo aereo di Kabul. E scene drammatiche si stanno vivendo proprio nella capitale afghana. “E’ stato orribile, le donne hanno lanciato i loro bambini oltre il filo spinato all’aeroporto chiedendo ai soldati di prenderli”. E’ il racconto a Skynews di un alto ufficiale afgano, che ha aggiunto che alcuni bimbi “sono rimasti impigliati nel filo spinato”.
Migliaia di persone stanno ancora cercando di fuggire dall’Afghanistan attraverso l’aeroporto Hamid Karzai, ma i talebani continuano a lanciare appelli agli afgani affinché tornino nelle loro case. Da domenica sono morte 12 persone che hanno tentato di scappare via dal paese.
Finora sono state evacuate oltre 8.500 persone attraverso l’aeroporto di Kabul: gli Stati Uniti hanno trasportato il maggior numero di persone, oltre 5.200, di cui 2.000 nelle sole ultime 24 ore. Poi il Regno Unito con 1.200 persone (inclusi cittadini afghani) e la Germania con 900 persone (inclusi 100 afghani).
Il ponte aereo dell’Italia continua per aiutare personale italiano ed afghano che hanno collaborato con la nostra ambasciata. Oggi è atterrato all’aeroporto di Fiumicino il Boing KC 767 con a bordo 203 persone da Kabul: tra le persone giunte a Roma anche l’attivista Zhara Ahmadi e personale della fondazione Veronesi.
Nonostante i talebani vogliano mostrare al mondo il loro volto buono nel Paese si continuano a registrare vittime per mani dei nuovi padroni dell’Aghanistan. Sono almeno quattro i morti ad Asadabad – nell’est dell’Afghanistan, vicino al confine con il Pakistan – dove i talebani hanno sparato questa mattina contro la gente durante le celebrazioni annuali dell’indipendenza del Paese. Lo riporta il quotidiano online The National. Non è chiaro ancora se i decessi siano stati provocati dai proiettili dei fondamentalisti o dal fuggi fuggi causato dagli spari. “Centinaia di persone sono uscite in strada”, ha riferito da Asadabad il testimone di Reuters Mohammed Salim, “diverse persone sono rimaste uccise e ferite nella calca e negli spari da parte dei talebani”. Almeno due persone, un uomo e un ragazzo, sono rimaste ferite oggi a Jalalabad (est dell’Afghanistan) quando i talebani hanno sparato sulla folla che sventolava la bandiera nazionale in occasione delle celebrazioni dell’indipendenza del Paese. Lo riporta Al Jazeera, riferendo inoltre che a Khost (sud) i fondamentalisti hanno imposto il coprifuoco per impedire alla popolazione di protestare contro di loro. Il 19 agosto, l’Afghanistan celebra la sua indipendenza del 1919 dal controllo britannico. Ieri, i talebani avevano già aperto il fuoco sui manifestanti che sventolavano il tricolore a Jalalabad, uccidendo tre persone. Il vice presidente Amrullah Saleh, che sta cercando di mettere in piedi un’opposizione ai talebani, ha espresso sostegno ai manifestanti col tricolore nazionale.