Afghanistan, Kurz: ‘Proteggere le frontiere Ue, l’Austria non accoglierà altri profughi
Si allarga il fronte del no all’accoglienza dei profughi afghani tra i Paesi. Prima il premier sloveno Janez Jana, presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea, ha detto che “l’Ue non aprirà corridoi per i migranti afghani, non permetteremo che si ripeta l’errore strategico del 2015”. Il leader del Partito Democratico Sloveno, vicino alle posizioni del premier ungherese Viktor Orban, ha aggiunto: “Dobbiamo aiutare solo gli individui che ci hanno aiutato durante l’operazione Nato e quei Paesi che sorvegliano il confine esterno dell’Ue per proteggerlo completamente”. Poi è stato il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, che in una telefonata al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha esposta la linea che intende pretendere il suo governo. La Turchia ospita già circa 5 milioni di rifugiati e “non può sopportare un ulteriore peso migratorio”, ha sottolineato Erdogan. Ma se i due politici possono essere bollati come ‘populisti’ o ‘sultani 2.0’ diverso è il discorso per il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz. Da Vienna arriva via Twitter che va ad allungare la scia degli scettici dell’accoglienza. “Gli eventi in Afghanistan sono drammatici, ma non dobbiamo ripetere gli errori del 2015. La gente che esce dal Paese deve essere aiutata dagli Stati vicini. L’Ue deve proteggere le frontiere esterne e combattere la migrazione illegale ed i trafficanti di esseri umani”. Lo ha scritto il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, su Twitter.
“L’Austria – aggiunge – ha accolto 44mila afghani. Abbiamo una delle più grandi comunità afghane pro-capite al mondo, dopo Iran, Pakistan e Svezia. Ci sono ancora grossi problemi con l’integrazione e siamo quindi contrari all’aggiunta” di altri profughi. E le sue parole sono destinate a fare abbastanza rumore tra le cancelleria dell’Ue.