Novità per le targhe prova: risolto un problema
Targhe prova in Italia, che necessitava di una nuova regolamentazione ormai da anni; pare che finalmente oggi il Governo sia arrivato a un dunque, con una decisione che dovrebbe essere quella definitiva.
È dal 2018 che la questione necessita una risposta, una vicenda lunga ormai anni, che ha coinvolto vari settori, tra cui la politica, con i Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture, la giustizia, coi Tribunali e la Corte di Cassazione e infine anche le Forze di Polizia. Il settore delle auto usate, che tra l’altro oggi è in crescita, ha avuto non pochi problemi, le incertezze normative sono una piaga da superare.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Infrastrutture, con cui il Governo finalmente ha concesso la possibilità di continuare a usare la targa prova sulle vetture e altri mezzi già immatricolati. Sulla bozza del decreto si poteva già leggere la concessione dell’autorizzazione alla circolazione di prova su strada dei veicoli non immatricolati e con anche di quelli con la carta di circolazione, “se la guida su strada sia direttamente connessa a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti assolutamente necessari anche per ragioni di vendita o di allestimento”.
L’assicuratore della targa prova risponde di eventuali danni durante la circolazione. Chiaramente, anche nelle nuove decisioni del Governo, resta “l’obbligo di copertura assicurativa da parte del titolare dell’autorizzazione alla circolazione di prova”. Per eventuali danni causati dal veicolo in circolazione di prova, risponde appunto l’assicuratore dell’autorizzazione.
Il provvedimento, dopo anni di attesa, entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, come da prassi, entro i successivi 90 giorni. Non è tutto, contestualmente verranno apportate anche delle modifiche al Dpr del 2001 che parla di condizioni e requisiti da rispettare per il rilascio della targa prova e del numero massimo di autorizzazioni che può ricevere ogni titolare.
Migliaia di imprese artigiane sono state per anni in difficoltà per colpa di questa decisione che da anni doveva essere presa. Sara Moretto, deputata di Italia Viva che ha sempre voluto risolvere questo problema, ha dichiarato che sono state tante le imprese che si sono rivolte a lei chiedendo un intervento: “Il Governo Draghi, ancora una volta, dimostra attenzione ai problemi concreti di chi lavora”.