Covid-19: diminuiscono tutti gli indicatori. In ospedale quasi tutti No-vax
Secondo il consueto monitoraggio settimanale condotto dalla fondazione Gimbe nell’arco di una settimana si riducono tutti i numeri riguardanti contagi e ospedalizzazioni. Inoltre quasi tutti i ricoverati nel 95% dei casi non hanno usufruito neanche della prima dose vaccinale.
Dai contagi ai decessi, la settimana 8-14 settembre ha visto tutti i numeri in calo. Lo dimostra il report settimanale della fondazione Gimbe che fa notare anche come sia alta l’efficacia del vaccino (intorno al 95%).
Dal monitoraggio emerge che nella passata settimana sono diminuiti i casi (33.712 contro 39.511), i decessi (389 contro 417), i casi attualmente positivi (122.340 contro 133.787), le persone in isolamento domiciliare (117.621 contro 128.917), i ricoveri con sintomi (4.165 contro 4.307) e le terapie intensive (554 contro 563). E nella settimana dall’8 al 14, rispetto alla precedente, 4 Regioni registrano un incremento percentuale dei nuovi casi e in sole 2 Regioni crescono i casi attualmente positivi. Scendono a 56 le Province con incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Sicilia e Umbria tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. Solo nelle 2 province di Siracusa (178 casi) e Messina (168 Casi) si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti.
“Sul fronte ospedaliero – spiega Renata Gili responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – dopo 8 settimane di aumento si registra una lieve riduzione dei posti letto occupati da pazienti Covid che scendono del 3,3% in area medica e dell’1,6% in terapia intensiva”.
A livello nazionale il tasso di ospedalizzazione rimane basso (7% ricoveri ordinari e 6% in terapia intensiva), anche se restano notevoli differenze tra le diverse regioni. Sopra la soglia dei ricoveri ordinari fissata al 15% la Sicilia (col 21%) e la Calabria (col 17%); per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva con soglia massima fissata al 10% si trovano le Marche (al 13%), Sicilia (con l’11%) e Sardegna (anch’essa con l’11%).
“Iniziano a scendere anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – fa notare Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – con una media mobile a 7 giorni di 36 ingressi al giorno rispetto ai 42 della settimana precedente”.