Politica

Cannabis e referendum: Enrico Letta ignora l’iniziativa

“Il raggiungimento del traguardo delle Cinquecentomila firme raccolte per il referendum sulla cannabis in meno di una settimana è un risultato straordinario. Un successo che è merito dei cittadini che hanno sottoscritto la richiesta, delle associazioni e degli attivisti che hanno organizzato e sostenuto la campagna”. Lo dice Elio Vito, di Forza Italia.

“Ora i partiti, non potranno più fingere che non esista una questione che riguarda milioni di persone, la tutela della loro salute, della legalità, della sicurezza, una questione alla quale il proibizionismo e le diverse normative succedutesi non hanno potuto e saputo risolvere -prosegue Vito-. Il referendum propone di eliminare le sanzioni amministrative e penali legate alla coltivazione ed al consumo della cannabis. È una soluzione limitata, ma di buon senso. È una soluzione giusta ed è l’unica praticabile, di fronte al pregiudizio ideologico ed antiscientifico che ha mostrato la politica italiana nei confronti della cannabis in questi anni.”

“Sono dispiaciuto del fatto che Enrico Letta oggi liquidi questa iniziativa. È una iniziativa di grande successo, e forse meriterebbe un giudizio più approfondito. E sono sorpreso che Letta dica che un grande partito come il Pd su questi temi ha bisogno di tempo per riflettere. Di legalizzazione della cannabis si discute da decenni, è tutto chiarissimo e bisogna dire solo si o no”. Lo ha detto il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, intervenendo al tavolo di Più Europa per sostenere il referendum sulla cannabis.

“Per quel che mi riguarda, l’alternativa liberaldemocratica ed europeista a Salvini e Meloni si costruisce anche sui diritti di libertà. Se non si ha il coraggio di andare a fondo sui diritti di libertà, come si può parlare a milioni di giovani italiani in positivo e non solo dicendo bisogna fermare i sovranisti. Fermiamoli sul campo, con le iniziative politiche per la libertà e i diritti”, ha concluso Della Vedova.