Gli Usa puntano su una ricercatrice italiana per il ‘supercomputer’ quantistico
Qualche giorno fa il governo americano ha scelto la ricercatrice Anna Grassellino, ingegnere elettronico, per guidare il Superconducting Quantum Materials and Systems Center di Chicago, affidandole, ad appena 40 anni, 115 milioni di dollari da gestire e 200 scienziati da coordinare.
L’obiettivo del centro sarà quello di sviluppare il più evoluto computer quantistico mai concepito dalla mente umana.
Ci sono complessivamente cinque centri come questo in tutti gli Stati Uniti. Gli altri quattro sono diretti da uomini.
Un riconoscimento straordinario a coronamento di una grande carriera per lei. La Grassellino è giovane è una donna ed è siciliana, di Marsala in provincia di Trapani, ed è una delle scienziate più importanti al mondo, già premiata nel 2017 da Barack Obama.
Madre di tre figli con il marito, collega di lavoro, non condivide solo la professione ma anche i sacrifici dell’essere genitore. E’ l’ennesima storia tipica del nostro Bel Paese che produce cervelli e talenti, investendo anche somme ingenti per la la loro formazione, e poi li lascia andare lontano non potendo, o non volendo, garantire un futuro degno a chi invece potrebbe migliorarlo sensibilmente con le proprie capacità e la propria professionalità.
E intanto laggiù a Chicago, nel gotha della fisica mondiale, c’è una donna e un bel pezzo di Sicilia che gli americani si coccolano e tengono stretta.