Ex Ilva: da domani 13 settimane di cig per 3.500 a Taranto
Tredici settimane di nuova cassa integrazione ordinaria cominciano da domani all’ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d’Italia. La nuova cassa segue quella post Covid, anch’essa durata 13 settimane, e tutti gli altri precedenti periodi di cassa, sia Covid che ordinaria. La nuova cassa integrazione ordinaria riguarderà un numero massimo come media settimanale di 3500 dipendenti di Taranto tra operai, impiegati e quadri.
Nelle varie tipologie, gli ammortizzatori sociali sono cominciati nel siderurgico di Taranto a luglio 2019 e da allora non si sono mai interrotti. “Nonostante nel generale contesto di mercato siano oggi percepibili segnali ottimistici nella crescente e maggiormente stabile domanda di acciaio, nel siderurgico di Taranto il blocco produttivo dei mesi passati ha condizionato e continua ad incidere in modo inevitabile sulla possibilità di poter saturate gli impianti di laminazione e rilavorazione a valle del ciclo produttivo sia per lo stabilimento di Taranto”, ha spiegato il direttore delle risorse umane, Arturo Ferrucci, motivando l’ulteriore ricorso alla cig ai sindacati.
“Ma anche per i centri di lavorazione e laminazione a freddo del Nord Italia – ha aggiunto – con ovvie ricadute sulla possibilità di impiego in modo continuativo del personale addetto a tali impianti”. Nel primo semestre dell’anno, le fermate degli altiforni 2 e 4, avvenute in periodo distinti e ora superate, hanno determinato una perdita produttiva di 5mila tonnellate di ghisa al giorno. In vista della nuova cig, i sindacati hanno rinnovato ad Acciaierie d’Italia la richiesta di integrare economicamente l’ammortizzatore sociale per ridurre i disagi dei lavoratori ma l’azienda si è nuovamente detta indisponibile. Acciaierie d’Italia incontrerà i sindacati nazionali a Roma il 28 settembre per un punto di situazione.