Politica

Draghi: 17 miliardi alla scuola, 6 riforme entro il 2022

Sei riforme per la scuola da portare a termine con il Pnrr entro il 2022 investendo 17 miliardi di cui 3 per affrontare l’emergenza asili nido. E’ quanto è stato deciso dalla cabina di regia tenutasi oggi a Palazzo Chigi su scuola e università all’interno del Pnrr. “Oggi iniziamo questo percorso dall’istruzione, formazione e ricerca”, ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi spiegando. “A oggi c’è un calendario di massima per le prime sei cabine di regia”. La scelta di iniziare dall’istruzione, osserva il premier nasce da una esigenza semplice, quella di disegnare “l’Italia di domani, di quelli che oggi sono giovani e poi questo straordinario evento del Nobel al professor Parisi fa pensare nostre potenzialità nel campo della ricerca e della scienza. Formazione e ricerca sono fondamentali per la crescita del nostro Paese”. “Ogni cabina di regia consente di fare il punto sull’attuazione dei singoli progetti di investimento e di individuare gli ostacoli che possono presentarsi – ha sottolineato – in modo da poter intervenire subito e rispettare il calendario degli impegni”.

“La presidenza ha già chiesto a tutti i ministeri ulteriori provvedimenti necessari per semplificare gli iter dei singoli progetti: molti sono già arrivati e presto ci sarà un altro provvedimento con altre semplificazioni”. Draghi sottolinea, inoltre, che vuole andare avanti come un treno perché “è il momento di chiudere e i tempi iniziano a essere corti. C’è un numero rilevante di provvedimenti da approvare entro l’anno, abbiamo sempre mantenuto gli impegni e non vogliamo smettere ora”. Insomma, il calendario elettorale non sarà seguito

Alla cabina di regia che si è tenuta a palazzo Chigi con il premier Draghi Hanno partecipato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, e i ministri interessati ovvero quell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e dell’Università, Maria Cristina Messa. Presente anche il ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, il ministro per il Sud, Mara Carfagna, e il ministro della Famiglia, Elena Bonetti.