Berlusconi assolto a Siena nel processo Ruby ter: ‘Il fatto non sussiste’
Silvio Berlusconi è stato assolto dal Tribunale di Siena perché il fatto non sussiste, chiudendo di fatto il primo dei tre tronconi del processo Ruby Ter dove doveva rispondere dell’accusa di corruzione in atti giudiziari. La sentenza è stata pronunciata dal presidente del collegio Simone Spina dopo una camera di consiglio durata un’ora.
Berlusconi era accusato di aver pagato il pianista di Arcore Danilo Mariani per indurlo a dichiarare il falso sulle serate nella villa di Arcore dell’ex premier, quelle ‘cene elegantì’ popolate dalle ‘Olgettine’, giovanissime ragazze che invece sono a processo a Milano. Il processo Ruby ter in corso a Milano deve giudicare sugli stessi fatti oggetto dell’assoluzione di Siena.
‘Berlusconi assolto a Siena nel processo Ruby Ter perché il fatto non sussiste. Chi lo conosce non ha mai dubitato della sua innocenza. Quanto fango prima di arrivare alla verità’, scrive su twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.
‘Berlusconi l’ho sentito, gli ho fatto i complimenti. Sono felice che siano state raccolte le firme per il referendum sulla giustizia, non è possibile avere processi che durano fino a 20 anni. Ci sono cinque milioni di italiani che attendono giustizia. Sono contento per Silvio Berlusconi, può stare simpatico o antipatico, ma ha fatto tanto per questo Paese e non so quanti centinaia di provvedimenti giudiziari abbia subito, non so con quali costi per il pubblico contribuente. E’ giusto che la giustizia si occupi dei reati veri e non entri a gamba testa nel campo della politica. Finalmente dopo dieci anni di menzogne è venuta fuori la verità’, afferma il leader della Lega Matteo Salvini a ‘Porta a Porta’.
Silvio Berlusconi ieri è volato a Bruxelles per il pre-vertice del Ppe a Bruxelles, discutendo con i giornalisti sul Quirinale, sul centrodestra e su Mario Draghi.
Sul presidente del Consiglio è stato chiaro: ‘Draghi sarebbe certamente un ottimo presidente della Repubblica, mi domando se il suo ruolo attuale continuando nel tempo non porterebbe più vantaggi al nostro Paese’. Poi l’ex premier ha rivendicato di essere tra i registi che hanno portato Draghi alla guida del governo di coalizione: ‘I distinguo dei suoi alleati rischiano di regalare Draghi alla sinistra? Non credo proprio. A parte che Draghi ha con me un rapporto antico e solidissimo. Sono stato io che vincendo le obiezioni forti di un mio ministro, Giulio Tremonti, l’ho portato a essere governatore della Banca d’Italia e sono stato io che vincendo le voglie della Germania e della signora Merkel che voleva presentare come presidente Bce il presidente della banca centrale tedesca. In maniera pragmatica e concretissima ho contribuito alla sua carriera e alla sua esperienza e sono ancora io che ho pensato a lui per un Governo di coalizione che potesse mettere insieme destra e sinistra in Italia per superare l’emergenza del Covid’.
Riguardo alla disfatta del centrodestra nelle amministrative nella coalizione il clima non è certo soddisfacente e il Cavaliere deve fare i conti anche con i problemi dentro il suo partito. Repubblica ha diffuso un audio della ministra Maria Stella Gelmini che denuncia come ‘i ministri Fi siano esclusi dai tavoli con Berlusconi’ e per questo il leader non sarebbe correttamente informato su quello che succede nel partito e nel governo. ‘Io non so cosa è successo al ministro Gelmini, le dichiarazioni sono anche contrarie assolutamente alla realtà’, è stata la replica di Berlusconi, ‘per esempio per quanto riguarda i rapporti con i nostri ministri al governo c’è sempre stata una riunione dei tre i ministri con i vertici di Forza Italia ogni settimana. I giornali hanno parlato di separazione, tutte cose esagerate e non c’è assolutamente nulla di cui io mi debba preoccupare. Adesso torno indietro io. Non succede assolutamente niente, nella maniera più assoluta, sono veramente sereno al 100%, non so cosa gli ha preso a questi qua’.
Chi ha ammesso i problemi è stato il ministro Fi per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta: ‘Inutile ignorare quanto accaduto tra persone che ambiscono solo a rilanciare Forza Italia, che ha un’occasione da cogliere ma vive un momento di difficoltà innegabile. Il malcontento c’è, è diffuso, Mariastella Gelmini ne ha dato corretta raffigurazione, e io stesso l’ho ribadito al Presidente Berlusconi, presente il coordinatore Tajani’.
‘Penso che il ministro Gelmini abbia espresso un disagio che è diffuso ed è profondo. Far finta che tutto va bene non credo che sia la migliore soluzione per chi vuole bene al proprio partito e credo che il ministro Gelmini abbia avuto il merito e il coraggio di porre con chiarezza questo disagio che è davvero diffuso e condiviso’, ha detto la ministra per il sud e la coesione territoriale Mara Carfagna interpellata sulla situazione in Forza Italia a margine della conferenza ‘Infrastrutture sostenibili: un bene comune’ organizzata da Intesa Sanpaolo.
Ma il caos non è solo dentro Forza Italia: la coalizione dopo la deludente prova elettorale delle amministrative sta cercando di ritrovare una compattezza che sembrava perduta da tanto tempo. Berlusconi, parlando con i giornalisti, ha detto che nessuno nel Ppe gli ha chiesto dei suoi alleati sovranisti. ‘No, ma poi sono tutti fiduciosi in me, mi conoscono orami da tantissimi anni e sanno che i miei alleati hanno la metà della mia età e quindi capirai se io mi debba preoccupare. Io sono il professore in cattedra e loro ‘gli allievi’. La Lega è orami molto lontana dal sovranismo. Il percorso per arrivare nel Ppe prenderà del tempo. Io sto lavorando in questa direzione, non c’è un no a questa possibilità da parte della Lega e dei suoi massimi dirigenti, c’è però un percorso di avvicinamento anche da parte degli altri leader del Ppe con cui ho iniziato i discorsi a riguardo’.
Berlusconi, mentre dice che Salvini non è più sovranista, dall’altra prende le distanze dagli attacchi alla ministra dell’Interno Lamorgese. Attacchi che portano tutti la firma di Fratelli d’Italia e Lega. ‘Lamorgese è un ministro di questo governo, noi sosteniamo tutti convintamente questo governo e quindi suggerisco sempre di astenersi da prese di contrasto con i singoli ministri’, ha detto da Bruxelles.
Berlusconi tiene aperta a se stesso la porta per il Quirinale. A dare corda alla narrazione di Berlusconi, è stato il leader del Carroccio Matteo Salvini: ‘Berlusconi sta decidendo. Ovviamente se decidesse di scendere in campo