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Recovery Found: oggi in Cdm il decreto. Le misure previste

La bozza del decreto legge sul Recovery Found arriva ogg sul tavolo del Consiglio dei ministri. Quarantadue articoli in cui prende forma il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano, con investimenti che vanno dal turismo alle borse di studio per gli universitari, dalla digitalizzazione all’edilizia. Il provvedimento punta ad accelerare investimenti e riforme previste dal Pnrr. : ecco cosa prevede:


RIGENERAZIONE URBANA – 2,5 miliardi di euro sono stati stanziati, dal 2022 al 2026, per combattere il degrado nelle città italiane. L’obiettivo è quello di ridurre “l’emarginazione e le situazioni di degrado sociale, promuovere la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, nonché sostenere progetti legati alle smart cities”.


TURISMO – Massiccio il pacchetto di interventi in questo settore nevralgico per l’economia italiana. Nella bozza sono presenti misure per sostenere il settore del turismo, che ancora non si è del tutto ripreso dagli strascichi lasciati dalla crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19. E poi ecobonus all’80% e un contributo a fondo perduto fino a 100mila per la ristrutturazione degli alberghi, dall’efficienza energetica all’eliminazione delle barriere architettonica e la costruzione di piscine termali. Previsto anche un contributo diretto del 35% per gli interventi di importo compreso tra 500mila e 10 milioni di euro.Previsto anche un contributo diretto del 35% per gli interventi di importo compreso tra 500mila e 10 milioni di euro.


ISTRUZIONE – Si va verso l’attuazione di una serie di riforme del pacchetto scuola e università. Si parte con gli alloggi per gli studenti universitari, “sono promosse prioritariamente la ristrutturazione, la trasformazione, anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione, e l’acquisto di strutture ed immobili esistenti con la finalità di perseguire elevati standard ambientali nella costruzione e nella gestione degli interventi”. Oltre a finanziare le borse di studio per gli studenti, cambiano anche i percorsi di laurea, con il governo che punta a promuovere l’interdisciplinarità: viene data la possibilità di conseguire crediti formativi in corsi affini a quello scelto per la laurea. Scatterà inoltre un concorso per la progettazione di scuole innovative.


CONCESSIONI ACQUE PUBBLICHE – Nella determinazione “dei canoni di concessione per l’utenza di acqua pubblica” si terrà conto non solo dei “costi ambientali e dei costi della risorsa” ma anche “dell’inquinamento”, sulla base del principio di diritto ambientale ‘chi inquina paga’.


MAFIA E CANTIERI- Prevista la revisione della normativa antimafia per mantenere i controlli nei cantieri ma evitare che si blocchino i lavori.


FONDO PER LA REPUBBLICA DIGITALE – Nasce, in via sperimentale, fino al 2026, il Fondo per la Repubblica Digitale, alimentato dai versamenti effettuati da una serie di fondazioni che potranno usufruire di un credito d’imposta, al 65% nel 2022 e nel 2023 e al 75% gli altri anni. L’obiettivo è sostenere i progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, in linea con le richieste Ue. Le risorse stanziate sono di 4,27 milioni di euro per il 2022, 70 milioni di euro per il 2023, 70 milioni di euro il 2024 e il 2025, 35 per il 2026.


BONIFICHE – Nella bozza compaiono anche norme sulla gestione commissariale dell’area di Bagnoli, in Campania, per completare l’iter di bonifica del territorio, e per risanare quella di Taranto. Potenziata la figura del commissario unico alle bonifiche delle discariche abusive.


ALTRE MISURE – Si punta ad accelerare gli investimenti in generale, con nuovi interventi su quelli ferroviari e con un taglio dei tempi per le autorizzazioni ambientali strategiche, indispensabili prima di iniziare una nuova opera