Don Giustino, Santo a maggio
Fissata la data del rito di canonizzazione in cui Papa Francesco procederà all’attesa proclamazione. Finalmente si avverano le speranze dei tantissimi devoti
Napoli. È per Il 15 maggio 2022, il grande appuntamento che premierà la fede, l’unione d’intenti che supera ogni distanza, la determinazione nella fede dei tantissimi devoti al Beato Giustino Maria Russolillo.
In quella data, infatti, sarà celebrato il rito di canonizzazione, durante il quale verrà finalmente proclamato Santo da Papa Francesco, insieme ad altri sei beati.
Conosciuto come l’“Apostolo delle Vocazioni”, il “Santo della Santità” sarà ufficialmente riconosciuto tale in tutto il Mondo, attraverso la sua infaticabile opera nei cinque continenti, in ben 19 nazioni.
L’intero quartiere di Pianura, dove è intensamente sentito il culto del nuovo Santo di Napoli, orgoglioso di avergli dato i natali, è già alle prese con l’organizzazione dei rituali festeggiamenti. Altrettanto fermento in città e nei comuni flegrei, iniziando da quelli confinanti, l’Arcidiocesi di Napoli e la Diocesi di Pozzuoli vicinissima anche e soprattutto spiritualmente. E, ancora, le molte località disseminate sul Pianeta, dove sono presenti e operano con grande impegno le Comunità religiose Vocazioniste: Africa, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Filippine, Francia, India, Indonesia, Madagascar, Nigeria, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Sud Vietnam
La notizia dell’ufficializzazione della santità di Don Giustino, paladino dei dimenticati, riempie il cuore di gioia e premia meritatamente le aspettative di chi pratica il bene attivamente e con concretezza, secondo gli insegnamenti del beato pianurese.
Sacerdote, fondatore della Società delle Divine Vocazioni – ovvero dei Vocazionisti – e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni – Vocazioniste – Don Giustino Maria Russolillo ha visto per la prima volta la luce a Napoli, il 18 gennaio 1891, nel quartiere di Pianura, a quei tempi ancora più verde e rigoglioso, celebre per le apprezzate coltivazioni.
Terzo di dieci figli, fu ordinato sacerdote il 20 settembre del 1913 nella cattedrale di Pozzuoli.
Fu nell’ottobre del 1920 che iniziò la fondazione della Congregazione religiosa dei Vocazionisti, concepita per aiutare i giovani, innanzitutto coloro che hanno meno materialmente ma sono animati da grande fede, quella stessa che è il tesoro più grande e illumina il cammino della vita di chi crede. Un aiuto a leggere nel proprio animo e a rispondere alla propria vocazione nella vita. Nel ‘21 fondò l’ordine delle Suore Vocazioniste, destinatarie di un importante compito spirituale: essere “madri delle vocazioni”.
Si spense a Pianura il 2 agosto 1955.
Il 18 dicembre del 1997, Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Venerabile; il 7 maggio del 2011, Papa Benedetto XVI si pronunciò riconoscendolo Beato.
Dopo il riconoscimento da parte di Papa Francesco di quella che è stata definita una “miracolosa guarigione” avvenuta per intercessione del Beato Giustino, di Jean Emile Rasolofo, giovane vocazionista originario del Madagascar, il 3 maggio di quest’anno, è giunta la tanto attesa data della canonizzazione.
“Una spiritualità sentita e condivisa il cui messaggio è stato più e più volte occasione d’incontro” – sottolinea Claudio Ciotola, avvocato e giornalista, responsabile dell’Ufficio Stampa per la canonizzazione.
Ultimate le celebrazioni per il primo centenario della Fondazione delle Congregazioni Vocazioniste, l’attenzione è ora rivolta all’intenso programma di preparazione a questo eccezionale ed attesissimo evento in programma nella prossima primavera, e alle celebrazioni di ringraziamento nelle varie località del Pianeta dove sono presenti le comunità vocazioniste. In primis al Vocazionario di Pianura dove si riposano i resti mortali del prossimo santo, fissata per il 22 maggio 2022.
Teresa Lucianelli