Politica

Stabilimenti balneari e decisione del Consiglio di Stato

Il 9 novembre il Consiglio di Stato – l’organo che rappresenta il secondo e ultimo grado di giudizio nella giustizia amministrativa – ha pubblicato due sentenze (la n. 17 e la n. 18) sulla validità delle norme attualmente in vigore per le concessioni demaniali marittime, con cui lo Stato dà in concessione  ai privati le coste del nostro Paese. In breve: le concessioni oggi in vigore sono prorogate solo fino al 2023. Dall’anno successivo dovranno essere messe a gara per rispettare le regole europee, in particolare la cosiddetta “direttiva Bolkestein”.

I partiti politici si sono subito divisi su questa decisione, arrivata a pochi giorni dall’approvazione del governo del disegno di legge annuale sulla concorrenza, che ha previsto soltanto una mappatura delle concessioni e non una riforma del sistema. Da un lato c’è chi ha duramente criticato l’annuncio del Consiglio di Stato (in particolare i partiti di destra e centrodestra), dall’altro lato c’è chi lo ha accolto con grande favore. Per ora il Partito democratico e il Movimento 5 stelle non si sono particolarmente sbilanciati sulla questione.

‘Centinaia di famiglie del comparto da un giorno all’altro vedono andare in fumo i loro progetti, i loro sacrifici e sono gettati in uno scenario di totale incertezza per il loro futuro. Si innesca una corsa contro il tempo per riordinare il settore, le Regioni devono sollecitare il Governo a inserire meccanismi che non penalizzino gli operatori, magari prevedendo criteri premiali nei bandi per gli imprenditori che hanno realizzato investimenti. In ogni caso, a questo punto, occorre fare presto per non lasciare nell’incertezza un intero settore proprio in preparazione della prossima stagione che può essere il banco di prova del buono fatto finora anche nel contrastare la pandemia. La competitività internazionale dei nostri lidi si gioca, ancor più di ieri, sulla originalità del prodotto turistico e sulla qualità dei servizi. Abbiamo il dovere di difendere un mercato ed una tradizione che affondano le radici nel passato e nel presente. Occorre subito una proposta di legge che faccia chiarezza per impedire che si interrompa il trend di crescita che ha visto le nostre aziende investire per migliorare i servizi e ammodernare le strutture’, così il Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo aps, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Agroalimentare Alimentazione Ristorazione e Turismo Rosario Lopa.