Rotterdam, proteste contro lockdown: scontri e disordini
Alta tensione nel centro di Rotterdam durante una manifestazione di protesta contro il lockdown annunciato dal governo per fronteggiare la pandemia di Covid. Le misure di restrizione volute dalle autorità hanno portato in piazza centinaia di persone che al grido “libertà”, hanno fatto esplodere petardi e hanno lanciato oggetti contro la polizia. Almeno un’auto della polizia è stata incendiata, altre sono state danneggiate dai manifestanti. I vigili del fuoco sono stati colpiti mentre spegnevano l’incendio. Anche altri veicoli sono stati dati alle fiamme. Le forze dell’ordine sono intervenute schierando i reparti antisommossa, utilizzando un cannone ad acqua per disperdere la folla e sparando colpi di avvertimento che hanno provocato due feriti. Gli scontri sono durati alcune ore: parte del centro è stata chiusa, così come la principale stazione ferroviaria. Il Comune ha disposto un’ordinanza d’emergenza “per mantenere l’ordine pubblico e tutelare l’incolumità delle persone”. Secondo quanto riferito dal sindaco della città, 20 persone sono state arrestate e 7 risultano sono rimaste ferite durante gli scontri. Gerrit van de Kamp, presidente del sindacato, ha spiegato che “dovremo indagare su cosa è successo esattamente qui. Ma è chiaro che il limite è stato raggiunto. Non si può continuare su questa strada. Da tempo diciamo che questo non è più possibile”. L’Olanda è stato il primo Paese europeo ad aver ripristinato un lockdown parziale dopo che i contagi da Covid sono saliti a livelli record. Lo scorso 12 novembre, quando il governo aveva annunciato la stretta, i manifestanti si erano scontrati con la polizia all’Aja. A gennaio, sempre in Olanda, in occasione dell’entrata in vigore del primo coprifuoco del dopoguerra, era scoppiata un’ondata di disordini mai vista in 40 anni.