Maxi truffa settore energetico, 113 indagati e 41 milioni di euro sequestrati
La guardia di finanza di Aosta in sinergia con la polizia criminale di Duisburg ha scoperto una maxi truffa nel settore energetico che ha portato questa mattina a 22 arresti e 113 indagati tra Italia e Germania, con le accuse di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio. La truffa era fondata sul meccanismo dei cosiddetti ‘certificati bianchi’, ovvero titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento dell’efficienza energetica. L’indagine era inizialmente partita dalla Procura della Repubblica di Aosta che in cooperazione con la guardia di finanza aveva scoperto una società valdostana, con domicilio in un magazzino dismesso, che è riuscita a ottenere indebitamente circa 27.000 ‘certificati bianchi’, tramite la presentazione di 26 falsi progetti riguardanti lavori mai effettuati. L’indagine, una volta conclusa, ha evidenziato falsi certificati per un valore di 27 milioni di euro, finanziati, anche a spese degli utenti finali, tramite i prelievi operati sulle bollette energetiche alla voce “oneri di sistema”. Altri 14 milioni sono, secondo gli inquirenti, proventi illeciti, oggetto di riciclaggio attraverso un collaudato sistema di false fatturazioni. Il denaro così ottenuto rientrava in Italia attraverso corrieri in contanti per poi essere reinvestito in strumenti finanziari, criptovalute e immobili di lusso.