IMU, giro di vite: una sola esenzione a famiglia
Emendamento al decreto fisco, le famiglie non potranno più sdoppiarsi in due case per evitare di pagare l’Imu.
Ci aveva già pensato una sentenza della Cassazione. Ora, anche se con paletti meno rigidi, arriva anche un emendamento al decreto fisco approvato nelle commissioni Finanze e Lavoro al Senato a dare una stretta alle esenzioni Imu, che valgono solo per un’abitazione a famiglia, anche qualora una delle due case si trovi in un altro comune.
Esenzione Imu, cosa cambia
Fondamentalmente, fino a oggi, due coniugi possono infatti risiedere in due abitazioni diverse ed evitare così di pagare la tassa sulla prima casa in entrambe. Con l’emendamento, questo non sarà più possibile. I due coniugi non potranno più scegliere di risiedere in due case in comuni differenti e non pagare così l’Imu.
Esenzione Imu, la sentenza della Cassazione
L’emendamento, come accennato, è in scia ad una sentenza della Cassazione che aveva imposto paletti ancora più rigidi: era infatti stabilito il pagamento dell’Imu per entrambe le abitazioni qualora i coniugi fossero residenti in due immobili diversi. L’emendamento in questione meno restrittivo. L’esenzione non scompare del tutto, viene solo limitata a una casa per famiglia.
Chi deve pagare l’Imu e in quali parti d’Italia
È dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) dal concessionario in caso di aree demaniali o dal locatario in caso di leasing, delle seguenti proprietà.
Fabbricati, a eccezione delle abitazioni principali che non rientrano nelle categorie A/1 (abitazioni signorili), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
Aree fabbricabili.
Terreni agricoli.
L’Imu si applica in tutti i comuni italiani a parte Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano, dove gli statuti regolano diversamente questa imposta. Sono in ogni caso previste diverse esenzioni (qui la lista completa)
Quando scade la seconda rata dell’Imu nel 2021
Il termine per il pagamento è, come di consueto, il 16 dicembre. Tuttavia sul calcolo e il versamento della seconda rata dell’Imu hanno effetto non solo le esenzioni classiche ma anche le norme emanate a causa della pandemia.