Quirinale. Primo scrutinio con 672 schede bianche
Tutto come previsto. La prima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica raggiunge la maggioranza assoluta di schede bianche. Le 672 sono schede lasciate senza nome rappresentano i due terzi del plenum richiesto per l’elezione nei primi tre scrutini del Presidente della Repubblica. Un dato significativo che spiega come con un accordo politico il successore di Sergio Mattarella poteva essere eletto già al primo scrutinio. Le schede nulle sono state 49, i voti dispersi 88. Presenti e votanti 976.
Ecco le preferenze espresse nel corso della prima votazione.
Paolo Maddalena è risultato il più votato nel primo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica con 36 voti. Hanno inoltre ottenuto preferenze: il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, 16; la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, 9; Silvio Berlusconi, il deputato di Forza Italia Roberto Cassinelli, Guido De Martino, figlio di Francesco, e il deputato ex M5S Antonio Tasso, 7; Umberto Bossi e il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, 6; Marco Cappato, 5; il senatore della Lega Cesare Pianasso e Bruno Vespa, 4; il conduttore di un ‘Giorno da pecora’, Giorgio Lauro, Enzo Palaia, il direttore del Dis, Elisabetta Belloni, la deputata di Italia viva Maria Teresa Baldini, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, Pierluigi Bersani, il giornalista Claudio Sabelli Fioretti, Francesco Rutelli, Amadeus, 3; Giuliano Amato, il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, Alberto Angela, Pier Ferdinando Casini, l’ex premier Giuseppe Conte, Gianluca De Fazio, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il chirurgo Ermanno Leo, Antonio Martino, il giurista Ugo Mattei, il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, Carlo Nordio, il deputato del Pd Paolo Siani, 2.