SIFUS e caro bollette
Il Segretario nazionale del SIFUS – Settore Consorzi di Bonifica, Ernesto Abate, interviene “sul caro bollette nei Consorzi di Bonifica” sostenendo che “la soluzione c’è: l’Iva va pagata al 4% come i beni primari e non al 22%, come accade per i beni comuni!”
Ernesto Abate spiega le ragioni di questo suo intervento, sostenendo che “è un fatto dovuto alla nostra società democratica evoluta, la richiesta proposta dal Sifus, sull’abbattimento dei costi dell’Iva a carico dei Consorzi di Bonifica che inevitabilmente fanno lievitare i costi in bolletta, gli stessi che si riflettono agli utenti consortili! La maggiore spesa che induce i Consorzi di Bonifica a non essere competitivi nel mercato agricolo riguarda il sollevamento dell’acqua, attraverso sistemi di pompaggio che richiedono forti assorbimenti di energia elettrica. Di norma –aggiunge il Segretario nazionale del SIFUS – Settore Consorzi di Bonifica-, in una regolare stagione irrigua, il costo della bolletta Enel per una centrale di sollevamento incide uno/due milioni di euro sulle casse consortili e questo la dice lunga nei bilanci annuali, per un ente senza scopo di lucro.