Effetto guerra sui consumi, la Spagna prima a razionare i beni
La Spagna, da ieri mercoledì 30 marzo tramite decreto pubblicato in gazzetta ufficiale, è la prima nazione europea a limitare temporaneamente il numero di beni acquistabili dal consumatore al fine di attutire l’impatto economico che la guerra in Ucraina sta avendo a livello mondiale. Ad esempio, già dall’inizio del conflitto, i prezzi delle bottiglie di olio di girasole – per il 60% importato in Spagna proprio dall’Ucraina – erano sensibilmente lievitati e le “offerte” erano applicabili su un numero limitate di bottiglie, una volta alla cassa. Il governo spagnolo da ieri ha deciso: “In via eccezionale, a seguito di circostanze straordinarie o di forza maggiore che lo giustifichino, di consentire agli esercizi commerciali di limitare il numero di articoli acquistabili”, ma senza fornire un elenco dei prodotti interessati dalle misure di razionamento, demandando così al negozio la discrezione di fissare il numero acquistabile di un particolare prodotto, evitando così di rimanere senza.
La decisione di razionamento è giunta dopo circa due settimane di dure proteste da parte degli autotrasportatori per via del caro-carburante, causando carenza di cibo nei supermercati spagnoli.