Alluvione nelle Marche: 7 morti e 3 dispersi tra cui un bambino
Sono sette le vittime e tre i dispersi per i violenti nubifragi che nella notte hanno colpito le Marche e in particolare le province di Ancona (nella zona di Senigallia, dove è esondato il fiume Misa), e Pesaro Urbino. Quattro vittime si sono a Ostra, una a Trecastelli e due a Barbara. La settima vittima è stata recuperata dai vigili del fuoco a Bettolelle, frazione di Senigallia. Due persone erano state sorprese in auto dall’alluvione, una è riuscita ad aggrapparsi ad un albero ed è stata salvata dai vigili del fuoco, l’altra non ce l’ha fatta, è rimasta intrappolata in auto e i soccorritori non hanno potuto far altro che recuperare il corpo. Tra i dispersi anche un bambino di circa 8 anni, mentre la madre è stata salvata stanotte dai vigili del fuoco nella zona di Castelleone di Suasa, comune dell’Anconetano. Sorpresi dall’esondazione del Misa, hanno abbandonato la macchina, ma sono stati travolti dall’ondata di acqua e fango. I vigili del fuoco hanno trovato la donna sopra ad alcuni tronchi, disperata, teneva il bambino in braccio e non era riuscita a trattenerlo. Sono ancora in corso le ricerche. Altre due persone risultano ancora disperse nella zona di Barbara e anche in questa zona sono attive le ricerche dei soccorritori. La piena, ha riferito il sindaco Massimo Olivetti sui social, ha raggiunto il picco massimo nella notte anche se “le strade del centro, la Statale, l’Arcivese, la Corinaldese, La Bruciata, le vie del Piano Regolatore sono chiuse e pericolose”. Nell’Anconetano, l’ondata di maltempo ha provocato danni nei comuni di Arcevia, Sassoferrato e Fabriano, mentre il torrente Sanguerone è esondato nei pressi di Sassoferrato. La situazione al momento è migliorata dal punto di vista meteo, è uscito il sole e – spiegano i vigili del fuoco – si riesce a lavorare meglio. Sono al lavoro circa 200 vigili del fuoco nella zona di Ancona, arrivati anche dalle sezioni operative del Veneto e dell’Emilia Romagna, altri 100 vigili del fuoco sono operativi nella zona di Pesaro-Urbino. “La quantità di acqua caduta è veramente notevole: più di 400 mm in alcune aree, che corrispondono a un terzo dell’acqua che normalmente cade in un anno. Bisognerà lavorare con il massimo sforzo possibile”, ha spiegato il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, a SkyTg24. “Nelle Marche la situazione critica sembra al momento passata, la perturbazione si sta spostando verso Sud. Ci aspetta un inverno difficile”, ha evidenziato ancora Curcio che al momento è in viaggio verso le Marche “per fare un punto con il presidente della Regione, i Prefetti e tutte strutture operative”. Violenti temporali hanno interessato anche l’Umbria con forti nubifragi che si sono abbattuti in particolare nel Perugino dove i vigili del fuoco hanno effettuato 60 interventi: situazione grave soprattutto Gubbio, Città di Castello e Gualdo Tadino.