Politica

Una crisi terribile e il rischio di forti tensioni sociali

Non c’è tempo per festeggiamenti né del facile ottimismo che nel 2018 animò le notti romane dei grillini dopo la vittoria elettorale, delle tante promesse non mantenute, della demonizzazione degli avversari politici, delle epurazioni. Per affrontare la peggiore congiuntura della storia repubblicana del nostro Paese, con un’inflazione ormai a due cifre, la recessione alle porte e una guerra nel cuore del Vecchio Continente, la Meloni dovrà approntare in pochi giorni la nuova legge di bilancio, un provvedimento che rallenti l’impennata del prezzo dell’energia, attuare il PNRR, tenere sotto osservazione il virus pandemico che è sempre in agguato, ma soprattutto dovrà tutelare la pace sociale nel Paese. Non a caso ieri la Presidente del Consiglio in pectore, ha ribadito che lavorerà per tenere unito il Paese, ‘ perché non è il tempo delle polemiche ma della responsabilità’. Le sue affermazioni sono chiare e non lasciano il campo ad equivoci, lo ha spiegato a chiare lettere ai dirigenti del suo partito. E’ evidente che vuole a tutti i costi mettere da parte le polemiche che hanno caratterizzato la campagna elettorale per dar vita ad un confronto sereno e allo stesso tempo sobrio con le opposizioni, per evitare scontri in Parlamento che potrebbero riflettersi nelle piazze, dando vita ad un autunno ‘caldo’. Nello stesso tempo appare ben consapevole che si troverà ad assumere provvedimenti impopolari e quindi è pronta a spiegarli al Paese. Dovrà rivolgersi direttamente all’opinione pubblica e far capire come intende modificare il reddito di cittadinanza, rispetto al quale il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha preannunciato opposizione strenua e barricate in sede parlamentare e non solo. Quindi il prossimo Premier è già al lavoro senza sosta per preparare il passaggio delle consegne a Palazzo Chigi. Del resto il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha raccomandato ai suoi Ministri di muoversi all’unisono con il nuovo governo che sta per nascere, perché ha ribadito:” bisogna far presto, c’é emergenza”. La mossa della Germania di investire 200 miliardi a favore delle famiglie e delle imprese tedesche, per tutelarle contro il caro energia, ha provocato in Europa un vero e proprio terremoto; un atto unilaterale che abiura il concetto di solidarietà tra gli Stati dell’UE, destabilizza  il mercato interno e minaccia il sistema produttivo di tutti gli altri Paesi dell’Unione. La Meloni ha espresso in modo chiaro la sua linea europeista, rispondendo alle provocazione del Cancelliere tedesco, dando un immagine di compattezza con la linea espressa dal governo Draghi, dando, così, una lezione ai soliti burocrati di Bruxelles. La prima donna della nostra storia repubblicana, che siederà a Palazzo Chigi, ha davanti a sé la missione più importante: scongiurare le tensioni sociali.

Andrea Viscardi