Ucraina: Usa non fanno più sconti, russi espulsi nonostante rischi
L’Amministrazione Biden non fa più eccezioni e i cittadini russi fuggiti negli Stati Uniti dopo l’invasione dell’Ucraina vengono espulsi e rispediti in patria. Lo scrive il Guardian parlando di un rapporto esclusivo e di un’inversione di tendenza rispetto a un anno fa, quando le espulsioni erano state sospese per tutelare chi contestava la linea adottata dal presidente russo Vladimir Putin e che per questo rischiava di essere perseguito a Mosca. I numerosi richiedenti asilo russi, molti dei quali si sono recati negli Stati Uniti nell’ultimo anno, ora sono terrorizzati dal fatto che il governo degli Stati Uniti li possa far rientrare in Russia dove rischiano il carcere o di essere inviati a combattere in prima linea in Ucraina.
Spiegando che la Casa Bianca non ha risposto alla richiesta di commento, il Guardian ricorda che l’Ice, l’agenzia americana che controlla le frontiere e l’immigrazione, ha diffusa una nota nella quale dice di essere ”impegnata a far rispettare le leggi sull’immigrazione in modo efficace e professionale. L’Ice facilita il trasferimento e l’allontanamento di persone che non hanno la cittadinanza tramite compagnie aeree commerciali e voli charter”. E precisa che “l’Ice provvede agli spostamenti verso i Paesi di origine, inclusa la Russia, in conformità con le linee guida”.