Politica

Flavio Briatore su Elly Schlein: ‘Magari con i sottotitoli…’

A ‘Dritto e rovescio’, il programma di approfondimento giornalistico dedicato a temi di attualità e politica e al loro impatto sulla vita delle persone, si è consumato un siparietto tutto da ridere. Ospite di Paolo Del Debbio, Flavio Briatore, celebre imprenditore italiano, è stato chiamato a esprimere un’opinione sincera su alcuni volti della politica e della tv. Quando è arrivato il turno della neosegretaria del Pd Elly Schlein, Briatore è stato tradito da un’espressione facciale dagli intenti molto chiari. Non fare questa faccia disperata”, ha detto Del Debbio dopo aver trasmesso sugli schermi uno scatto di Elly Schlein. Flavio Briatore ha iniziato il suo intervento mettendo le mani avanti: ‘Io non la conosco’. Poi, però, la reazione dell’imprenditore ha scatenato il pubblico: ‘Quando parla non capisco nulla. Sarà che è molto intelligente. Io non riesco a mettermi al suo livello. Se avessimo i sottotitoli quando parla, magari capiremmo di più. Credo che ha fatto un grande favore alla destra lei. Mettere lei presidente del Partito Democratico è un grande favore alla destra. Non so se era influenzata da Meloni. Avrebbe fatto un capolavoro a mettere lei all’opposizione’. 

Elly Schlein viene avvistata in cortei svolti in tutta Italia, nessuno dei quali organizzato dal Partito Democratico.  Con Landini a fare da cerimoniere Elly e Conte tornano a incontrarsi. Dopo l’abbraccio nel retropalco di Piazza del Popolo con Maurizio Landini, Elly Schlein si fa vedere con una folta delegazione Pd alla manifestazione della Cgil e tanto per delegittimare fronde interne e negare il caos che imperversa nelle stanze del Nazareno, a inizio corteo spunta anche Stefano Bonaccini, anche lui prodigo di saluti e abbracci col segretario della Cgil. Il numero uno del M5S, rinfrancato dall’accoglienza e incoraggiato nel proseguire gli incontri, cavalca dunque il momento. E sul percorso intrapreso con la Schlein, che da Campobasso a Roma, è passato per la piazza presidiata dalla Cgil, fa un passo in più a apre all’ipotesi di un’alleanza tutta da costruire, provando a rabberciare i brandelli di un’opposizione divisa su molto, ma logorroica e presenzialista su tutti i fronti. Conte rassicura sul fatto che ‘con Schlein ci vedremo. Ci confronteremo. Ci sono dei temi che non ci vedono pienamente convergenti, questo è evidente ed è inutile ribadirlo ogni volta. Ma il nostro è un percorso di dialogo e non siamo in dirittura finale di arrivo. Peraltro, se il traguardo prevede anche una tappa fino in Russia poi… bè proprio no. Lì il cammino si interrompe e di botto. Ma questa, con le evoluzioni belliche in corso, è un’altra storia. Con Elly ci vediamo ogni giorno in Parlamento ma, come vedete, anche nei fine settimana. Lo facciamo per voi’.