Cronaca

Palermo. Arrestato pusher dei vip. Tra i clienti Miccichè: “Estraneo a tutto”

Lo chef palermitano Mario Di Ferro è finito agli arresti domiciliari. Il gip di Palermo, Antonella Consiglio, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del ristoratore, gestore del ristorante Villa Zito, e di altre cinque persone. Per l’accusa avrebbero ceduto, in più di una occasione, droga a clienti della Palermo bene. I guai per Di Ferro iniziano più di un anno fa quando fu sorpreso a vendere cocaina a un ex burocrate dell’Ars all’epoca nella segreteria tecnica del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, che subito lo licenziò. Poco dopo il Tribunale del Riesame revocò l’obbligo di dimora a Palermo, mantenendo quello di presentazione alla polizia giudiziaria. Ora, invece, arrivano gli arresti domiciliari.

Tra i vip ci sarebbe anche l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè: secondo l’accusa Di Ferro avrebbe procurato e ceduto cocaina all’ex numero uno dell’Ars che non risulta indagato. Per l’accusa Micciché sarebbe andato a prendere la cocaina con l’auto blu della Regione Siciliana, con tanto di lampeggiante acceso. “Escludo in maniera categorica che io mi muova in macchina con lampeggiante acceso. È un errore che ho fatto nella vita di cui sono pentito. Considero molto più importante nella mia vita di essere stato onesto, non avere mai fatto male a nessuno, non avere mai rubato un centesimo. Poi ognuno di noi qualche errore nella vita lo ha fatto. L’importante è essere a posto con la propria coscienza, ed io lo sono”, sono le parole del parlamentare Gianfranco Miccichè, dopo l’indagine.