GDF: in corso sequestro patrimonio illecito per 5 milioni
Nel corso delle operazioni “Tesoro” e “Fast Cash” entrambe condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Asti, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Asti, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti, diretta dal Dott. Biagio Mazzeo, sta eseguendo un sequestro di patrimoni illecitamente accumulati per 5 milioni di euro, ai sensi del D.L.GS. 159/2011 previsto dalla normativa antimafia e legislazione connessa. Tre i soggetti coinvolti, di cui uno imprenditore attivo nel settore del commercio di rottami ferrosi.
La prima operazione è volta a contrasto dell’usura, dell’estorsione, dell’autoriciclaggio e la seconda del trasferimento fraudolento di valori.
Nello specifico, le predette attività avrebbero disvelato:
“Fast Cash”, l’esistenza di un gruppo di pluripregiudicati, coordinati dal proposto, per reati contro la persona e il patrimonio. Nel corso dell’ultimo biennio, i soggetti avrebbero avviato, illecitamente, un’ attività di raccolta e commercio di rottami ferrosi.
I proventi venivano successivamente destinati, in parte all’esercizio dell’usura, con tassi superiori al 2500%, nei confronti di cittadini in gravi difficoltà economiche.
Questi ultimi venivano altresì minacciati attraverso ripetute azioni intimidatorie.
I militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Asti hanno altresì documentato l’auto-riciclaggio di alcuni proventi di usura e soprattutto la volontà di schermare il patrimonio illecito accumulato, frutto di plurimi delitti ambientali, attraverso l’intestazione fittizia a prestanome.
Operazione “Tesoro”- avrebbe invece testimoniato la presenza sul territorio di altri due pluripregiudicati per reati contro il patrimonio. Costoro, ritenuti titolari tramite prestanome di ingenti beni non dichiarati, percepivano il reddito di cittadinanza, per il quale veniva avviato immediatamente il provvedimento di blocco dell’erogazione e di revoca di quanto già erogato.
Su queste basi, con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Torino – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di due aziende comprensive di 7 mezzi e 3 beni strumentali, conti correnti e beni ivi stoccati; una villa completa di tutti gli arredi di assoluto pregio (peraltro, messi in sicurezza attraverso uno spostamento in un deposito vigilato eseguito all’atto del primo sequestro penale); due terreni agricoli; 3 autovetture (una Mercedes GLE AMG, una Volkswagen Polo GTI, una
Fiat 500 hybrid); un camper di lusso marca Carthago, per un valore complessivamente stimato in oltre 5 milioni di euro.
Fonte ATNews