Stangata sui biglietti aerei, aumenti del 700%
Una stangata dopo l’altra. Aumenti fino al 700% per un volo fra Roma e Palermo. Per raggiungere Lamezia Terme da Torino bisogna sborsare fino a 287 euro. La quota lievita a quota 369 euro per un volo fra Verona e Napoli. Fra Genova e Catania la spesa minima raggiunge i 200 euro. Che salgono fino a 214 per arrivare nel capoluogo partenopeo.
Prezzi da capogiro, rincari stratosferici, concentrati in alcuni periodi dell’anno, guarda caso quando gli italiani sono costretti a percorrere queste tratte nazionali per i più svariati motivi. Con il paradosso che per percorrere in lungo e in largo lo stivale si spende di più rispetto ai voli internazionali e transoceanici. In questo caso, non c’è caro-carburante che tenga. O qualsiasi altra motivazione legata all’aumento dell’inflazione.
Insomma, i conti non tornano. Se ne sono accorti, naturalmente, i consumatori, che da mesi sono sul piede di guerra. Ma, da ieri, è sceso in campo anche il ministero del Made in Italy e delle Imprese, Adolfo Urso che ha chiesto a Mister Prezzi, Benedetto Mineo, di convocare un tavolo le principali compagnie aeree (Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air), per analizzare le dinamiche dei prezzi medi dei biglietti aerei negli ultimi mesi sulle tratte nazionali. Sotto osservazione le “variazioni anomale” delle tratte che collegano Roma e Milano, con Venezia, Palermo, Catania e Cagliari.