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Cisgiordania: L’esercito israeliano si è ritirato da 36 ore

Jenin – Dopo poco più 48 ore di devastazione, operata con mezzi aerei e di terra, i militari israeliani hanno lasciato il campo profughi di Jenin.
Mentre le Brigate Jenin e Izz al-Din al-Qassam, braccia armate di Hamas si affannano a far sapere al mondo che l’operazione militare israeliana non sarebbe andata a buon fine, si fa il bilancio di morti, feriti e danni strutturali per cercare di ricominciare con la normalità.
A finire sotto terra, oltre ad un militare israeliano 12 palestinesi, cinque dei quali bambini. Sarebbero oltre un centinaio i feriti, un migliaio le abitazioni tra quelle crollate e danneggiate e quasi cinque mila gli sfollati.
Tra le più significati strutture danneggiate si registra moschea Tawalbeh che sorge al centro del campo profughi che in tutto ospita 14mila persone. Ingenti danni si riscontrano, anche, alle reti idriche stradali e fognarie.