Briatore e le piccole imprese: «Spariscono perché lo Stato non aiuta. Nathan? Da me inizierà come cameriere»
Flavio Briatore contro “chi non ha capito” il discorso sulle imprese del territorio italiano, fatto a “Cartabianca”. «Tra vent’anni non ci saranno più falegnami, muratori o gente che fa i controsoffitti. L’Italia funziona perché ci sono tante piccole imprese sul territorio. Se queste funzionano, i figli sono invogliati a continuare il mestiere dei padri, altrimenti sono costretti a fare altri lavori» aveva commentato Briatore rispondendo alle domande di Bianca Berlinguer.
«Ho detto una cosa semplice. Perché l’Italia continua a essere forte? Perché c’è un tessuto industriale e imprenditoriale incredibile, al nord, al centro e al sud. Queste imprese sono tutte più o meno in difficoltà perché il governo non le aiuta fiscalmente. Se un’azienda familiare funziona, i figli possono pensare di continuare a fare il lavoro del padre. Questo, logicamente dopo aver fatto la maturità, non è che non debbano andare a scuola. Ho detto questo e cioè che tanti lavori nel mondo della piccola impresa e dell’artigianato stanno sparendo perché lo Stato non li aiuta. Solo creando posti di lavoro si abbatte la povertà».
E sul figlio Nathan Falco, che oggi ha 12 anni, ha spiegato: «Indipendentemente dalla sua posizione sociale, se verrà a lavorare da me dopo il liceo mio figlio comincerà facendo il cameriere, non il padrone. Dopo 6 o 7 anni, se andrà bene, potrà anche fare il padrone»