PAT – La Villa romana di Orfeo ieri e oggi nelle immagini di Luca Chistè
A poche settimane dall’apertura della Villa romana di Orfeo, in via Rosmini a Trento, come previsto nel progetto di allestimento curato dall’architetto Roberto Festi, prendono vita i quattro grandi pannelli collocati nel percorso di visita e destinati ad ospitare mostre temporanee ed eventi curati dall’Ufficio beni archeologici provinciale. La prima iniziativa è dedicata al fotografo trentino Luca Chistè, le cui immagini documentano le fasi di restauro dei resti archeologici e dei reperti rinvenuti nel sito. Alle fotografie più recenti sono affiancate le immagini d’epoca che ripercorrono la storia della prestigiosa abitazione e le vicende che la hanno contrassegnata fino alla riapertura. La Villa romana di Orfeo è visitabile da martedì a domenica con orario 9.30-13/14-18.
Si tratta di un percorso che grazie alle fotografie di archivio associa la rappresentazione degli accadimenti passati dell’area archeologica al lavoro di restauro contemporaneo. Tra le immagini più significative due episodi che nel corso del XX secolo hanno sensibilmente segnato le vicissitudini non solo della villa, ma anche del quartiere e dell’intera città: il devastante bombardamento del 2 settembre 1943 di Trento e l’alluvione del 4 novembre 1966 che a pochissimi giorni dell’inaugurazione del sito, avvenuta il 29 ottobre, ne impose la chiusura.
Questi scatti dialogano con le riprese fotografiche più recenti che riprendono il minuzioso lavoro di recupero e musealizzazione dei resti archeologici e dell’opera delle restauratrici. Oggetto degli interventi più delicati e complessi è stato il grande mosaico che rappresenta Orfeo intento con la sua lira a incantare gli animali. Un tappeto musivo di notevole bellezza che copre una superficie di 65 mq. e che, come testimoniano gli scatti in bianco e nero dell’epoca, nel 1958 venne addirittura strappato dal pavimento e arrotolato come si farebbe con un tappeto. Il mosaico, oggi riportato quasi in toto al suo antico splendore, si può ammirare nel vano di rappresentanza dove un tempo il padrone di casa era solito accogliere gli ospiti.
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