Cultura

‘LE METAMORFOSI’ DI OVIDIO NELLA LETTURA DI VALERIO MAGRELLI A CARACALLA

La metamorfosi come condanna, atto di salvezza o di giustizia: persino resurrezione. Il concetto unificante di trasformazione che attraversa il mito occidentale, al centro de Le metamorfosi di Ovidio, è protagonista della lettura commentata del poema latino che Valerio Magrelli – Premio Feltrinelli per la poesia italiana – presenta il 18 e il 19 luglio alle ore 19 nel suggestivo spazio del Teatro del Portico alle Terme di Caracalla. Si tratta della prima lettura pubblica del poema da parte di Magrelli e della seconda proposta di prosa – dopo il successo de Gli occhiali di Šostakovič di Valerio Cappelli con Moni Ovadia – del Caracalla Festival 2023, quest’anno arricchito dalla programmazione “Off” che spazia dall’opera al cinema fino al teatro.

«Ho letto e riletto Ovidio in italiano gettando ogni tanto un’occhiata sul testo a fronte, e mi sento di poter adottare per intero la splendida definizione di Roberto Andreotti: Classici elettrici» racconta Valerio Magrelli «Elettrici, ossia ad alta conduzione, sono quei testi in cui la corrente guizza via attraverso i secoli. È questa la più convincente metafora che ho trovato per definire le opere fondanti della nostra cultura. La trasmissibilità delle Metamorfosi fa loro varcare duemila anni come se niente fosse. [..] Se ho scelto Ovidio è stato soprattutto per la sua potenza narrativa, anzi, direi meglio, per la forza di trazione e attrazione esercitata sul lettore».

Dal Narciso consumato dall’amore di sé all’Aracne ragnificata per la propria superbia, fino al celebre mito di Dafne trasformata in alloro per sottrarsi al desiderio di Apollo: ne Le Metamorfosi – composte da Ovidio tra l’anno 2 e l’anno 8 del I secolo d.C. – il poeta raccoglie e rielabora più di 250 favole del mondo greco-romano legati alla trasformazione, sia fisica che spirituale. Un’eredità che ha attraversato i secoli e che è stata celebrata da grandi autori come Dante – che nella Commedia pone Ovidio accanto a Omero – Shakespeare e D’Annunzio. Dei dodicimila esametri che compongono quest’imponente opera, Magrelli offre all’ascoltatore un’accurata quanto vasta selezione. La lettura e il commento si basano sull’edizione critica a firma di Enrico Oddone.

Nato a Roma nel 1957, Valerio Magrelli ha pubblicato sei libri di poesie (raccolti nel volume Le cavie, Einaudi 2018), il pamphlet in versi Il commissario Magrelli (Einaudi 2018), e un ciclo di quattro volumi in prosa (concluso con Geologia di un padre, Einaudi 2013). Il suo ultimo libro di versi è Exfanzia (Einaudi 2022). Professore ordinario di letteratura francese all’Università Roma Tre, ha diretto la serie trilingue “Scrittori tradotti da scrittori” (Einaudi; Premio Nazionale per la Traduzione 1996). Nel 2002 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha attribuito il Premio Feltrinelli per la poesia italiana.

Le letture commentate si terranno martedì 18 e mercoledì 19 luglio alle ore 19.00 al Teatro del Portico delle Terme di Caracalla.

Biglietti in vendita sul sito https://www.operaroma.it/ e al botteghino.

Info: https://www.operaroma.it/spettacoli/le-metamorfosi-di-ovidio/

Foto: https://shorturl.at/gsvVZ