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Non mettere il ghiaccio nelle bevande: ci sono grossi rischi

Un bel cocktail con ghiaccio è la bevanda ideale per una serata in compagnia o per rinfrescarsi in una giornata particolarmente afosa. In particolare in estate, è quasi impossibile trovare un bicchiere che non contenga anche del ghiaccio insieme all’acqua o al thè o a qualsiasi cosa si stia bevendo. Le alte temperature riscaldano in pochissimo tempo i liquidi e non c’è metodo migliore per rallentare questo pocesso dell’introdurre freddissimi cubetti nel proprio calice. Un’azione semplice, efficace e apparentemente priva di rischi ma che, in realtà, nasconde alcune insidie e può essere nociva.

Ghiaccio per le bevande contaminato dai batteri

Il pericolo dei preziosissimi cubetti di ghiaccio sono i germi e i batteri che possono trovarsi nel contenitore in cui sono tenuti. Se il recipiente non è ben pulito e igienizzato, ci sono batteri che possono proliferare anche alle basse temperature. Noti germi che si formano nei cubetti di ghiaccio sono Escherichia coli o enterococchi e possono trovarsi anche nel portaghiaccio in casa se non è stato pulito accuratamente o se è stato toccato con le mani sporche. Un’indagine sul sito packagedice.com, condotta dai ricercatori della Georgia negli Stati Uniti, ha analizzato la qualità microbiologica del ghiaccio prodotto in una varietà di esercizi , tra i quali negozi alimentari, enoteche, fast-food, ristoranti e bar. I risultati sono stati che:

  • Il 13.6% dei campioni contenevano uno dei due potenti contaminanti E. coli e enterococchi
  • Il 38% dei campioni non rientrava nel range di valori accettabili all’analisi chimica per quanto concerne il valore del PH
  • 1 campione conteneva Salmonella – un batterio che può risultare mortale visto recentemente in molte infezioni alimentari
  • 1 campione prelevato da una macchina del ghiaccio automatica conteneva agglomerate di Enterobatteri

In sintesi almeno il 38% dei campioni è risultato contaminato da batteri in quantità tale da rappresentare un problema sanitario

Perché il ghiaccio contiene batteri e come evitarlo

Come detto, i batteri e i germi possono contaminare e proliferare nel ghiaccio se i cubetti vengono a contatto con superfici non correttamente igienizzate. Anche nel macchinario per creare il ghiaccio si possono creare muffe e batteri perché alcune parti dello strumento sono molto difficili da lavare. Dall’attrezzo o dal contenitore sporco, i germi passano ai cubetti e in seguito saranno ingeriti dalla persona che berrà la bibita contenente il ghiaccio contaminato. Da valutare anche la potabilità dell’acqua, perché le sostanze nocive possono essere contenute anche direttamente nel liquido che usiamo per fare i cubetti. Per evitare il problema, ecco qualche trucco:

  • Pulire accuratamente i contenitori in cui si mette il ghiaccio
  • Lavare le mani prima di toccare l’acqua o i cubetti
  • Nei locali, meglio preferire bibite senza ghiaccio
  • Verificare la potabilità dell’acqua usata
  • Non conservare il ghiaccio in vasche aperte o in glacette dove prima sono state riposte bottiglie di vino
  • Pulire e sanificare la macchina del ghiaccio