CronacaItalia

Omicidio Bergamo, Caryl Menghetti in Psichiatria poi le coltellate al marito

La visita in Psichiatria all’ospedale di Treviglio, poi le dimissioni e qualche ora dopo l’omicidio. A Martinengo, in provincia di Bergamo, è accaduto tutto in un giorno, il 25 gennaio, terminato con l’uccisione del 55enne Diego Rota per mano della moglie, la 45enne Caryl Menghetti. Nel pomeriggio del 25 gennaio Caryl Menghetti era stata visitata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Treviglio e poi dimessa con l’indicazione di seguire una terapia farmacologica. Ad accompagnarla era stato proprio il marito, che già nel 2020 le era stato accanto quando la donna era stata ricoverata per problemi di salute mentale. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, la donna era stata portata in ospedale in ambulanza in preda alle allucinazioni e mentre si trovava nel nosocomio di Treviglio aveva detto ad alta voce di voler assassinare il marito. Dopo qualche ora dalle dimissioni, intorno alle 23.30, Caryl Menghetti avrebbe ucciso il marito a coltellate nella camera da letto della loro villetta di via Cascina Lombarda. La donna, secondo quanto si è appreso, potrebbe aver colto Rota di sorpresa e non averlo aggredito – ad esempio – durante un litigio. La coppia era del tutto sconosciuta ai carabinieri, che in questa prima fase delle indagini hanno escluso pregressi episodi di maltrattamenti in famiglia. Non sembrano quindi esserci mai state particolari criticità nel rapporto di coppia.