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Tajani: “Non manderemo soldati italiani, difendiamo Kiev perché vogliamo la pace”

Forze occidentali sul terreno? “La decisione deve essere della Nato. Europea, G7, Nato: sono i tre organismi che decidono il da farsi sui grandi eventi. Non se ne è mai parlato, gli Stati Uniti sono contrari, la Nato è contraria. Soltanto Macron ha fatto un passo in avanti, forse per motivi interni non lo so, ma certamente noi non siamo a favore di questa ipotesi, lo ha ribadito anche ieri il presidente del Consiglio, l’ ho detto fin dall’inizio, l’ha detto il ministro della Difesa: noi non manderemo soldati italiani in Ucraina a combattere contro i russi perché non siamo in guerra con la Russia”. A ribadirlo, rispondendo ad una domanda di Bruno Vespa, è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite ier sera di ‘Cinque minuti’. “Noi difendiamo l’Ucraina che è un’altra cosa, il diritto dell’Ucraina all’indipendenza, alla propria sovranità, e lo facciamo perché vogliamo che si raggiunga la pace”, ha proseguito. “Per far sedere Putin al tavolo della pace bisogna che l’esercito ucraino resista all’offensiva della Federazione russa, soltanto in quel caso si possono sedere al tavolo della pace altrimenti sarebbe una resa dell’Ucraina e ci sarebbe l’invasione da parte russa. E noi dobbiamo scongiurarlo”. “Non credo che lo farà, dubito che Putin voglia la guerra mondiale perché poi non la vincerebbe, quindi non credo che gli convenga”, ha detto ad una domanda di Bruno Vespa sulle ultime minacce del presidente russo sugli F-16 “obiettivi legittimi” anche in basi Nato.