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Slovacchia – In occasione dell’anniversario dell’omicidio del giornalista Ján Kuciak, proteste antigovernative

Ieri, in occasione del settimo anniversario dell’uccisione di ján Kuciak e della sua fidanzata, uccisi a febbraio 2018, con colpi di pistola nella loro città natale di Velka Maca, a est della capitale Bratislava, diverse migliaia di manifestanti antigovernativi sono scesi in piazza in Slovacchia. Le due vittime quando furono uccise avevano 27 anni e il fatto scatenò diffuse proteste di piazza che sfociarono in una crisi politica portando al crollo del governo di coalizione guidato da Robert Fico. Da quanto si apprende Kuciak stava indagando sulla possibile corruzione del governo quando è stato ucciso. Ieri, i manifestanti hanno applaudito i genitori di Kuciak e la madre di Kušnírová, che dal palco, per bocca di Jozef Kuciak, padre del giornalista ucciso, hanno detto: “non possiamo permetterci di essere apatici e aspettarci che qualcuno risolva tutto per noi. Per questo dobbiamo lottare e credo che le nostre proteste contribuiranno a questo”. Per quei due morti Marián Kočner, un uomo d’affari fu accusato di essere il mandante degli omicidi, ma, poi, è stato assolto per ben due volte. Secondo la teoria accusatoria Kočner pagò il condannato per commettere l’omicidio, per questo è stato proposto appello. La manifestazione di protesta di ieri rientra in un’ondata di dissenso antigovernativo contro le politiche filo-russe del primo ministro populista Robert Fico.