Politica

Giorgia Meloni dura contro la proroga dello stato di emergenza, poi il chiarimento: “Non sono no vax”

L’onorevole si scaglia contro il governo Draghi e lo stato di emergenza, per poi chiarire di essere vaccinata e non contraria al vaccino anti Covid

“Non è più tollerabile scaricare sugli italiani questo gioco, per questo voteremo fermamente no a questa assurda proroga” dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. Si è espressa in questo modo Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, sui social network. “Nonostante l’alta adesione alla campagna vaccinale, le terapie intensive e le ospedalizzazioni sotto controllo, il Green pass e il Super Green pass, il Governo proroga lo stato di emergenza oltre a quanto previsto dalla legge per tenere insieme una maggioranza che ha dentro tutto e il suo contrario”.

“In effetti uno stato di emergenza c’è, ed è inutile continuare a nasconderlo. Quello di tenere insieme una maggioranza che ha dentro tutto e il contrario di tutto”, ha rimarcato la deputata. “Ma non è più tollerabile scaricare sugli italiani questo gioco, per questo voteremo fermamente no a questa assurda proroga”.

“Con la proroga dello stato di emergenza, il Governo certifica il suo fallimento“, ha sottolineato ancora Giorgia Meloni su Facebook e Twitter, dichiarando la sua opposizione alla decisione presa durante il Consiglio dei Ministri dall’esecutivo.

Proroga stato di emergenza Covid 2022: cosa comporta lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022, le misure

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“Le misure adottate a suon di Dpcm, e che secondo il Governo dei migliori avrebbero dovuto contenere il contagio, non sono servite a contrastare la diffusione del coronavirus. Si assumano le loro responsabilità davanti agli italiani e ammettano una buona volta di aver fallito”, ha continuanto ancora la presidentessa di Fratelli d’Italia.

Giorgia Meloni contro lo stato di emergenza: “Piccona la Costituzione”

In una video intervista rilasciata al Corriere della Sera, Giorgia Meloni aveva sottolineato di non poter essere d’accordo con uno stato di emergenza “che dura da più di due anni” perché sarebbe “un controsenso logico e linguistico. È da due anni che siamo in questa situazione, non è più emergenza, ma la normalità“.

“Bisogna combattere la pandemia ma preservando i diritti democratici. Comincia a crearsi un problema per la democrazia. Si può combattere il Covid senza picconare la Costituzione. Mi sembra che siamo rimasti gli unici oggi a difenderla”, aveva rimarcato.

Aveva poi ribadito che Fratelli d’Italia non è un partito no vax. “Non essere d’accordo con lo strumento del Green pass così come applicato in Italia non significa essere contro i vaccini. Io sono vaccinata, ma credo che il Governo avesse altri strumenti per favorire la campagna vaccinale. Si è creato un pericoloso precedente”.

“Altre nazioni hanno raggiunto dati di vaccinazione migliori dei nostri senza applicare il Green pass come lo abbiamo fatto noi. Se fossi stata no vax l’avrei detto ma, appunto, sono vaccinata. Questo però non vuol dire che non possa farmi delle domande“, aveva concluso Giorgia Meloni.