Scoperta a Tarquinia: la tomba Gemina e il corredo
Una tomba molto particolare è stata scoperta a Tarquinia, nei pressi della necropoli di Monterozzi. La sepoltura, chiamata dagli archeologi Gemina in quanto composta di due camere gemelle, fa parte di un nucleo di dieci tombe databili tra l’VIII ed il V sec. a.C..
Le caratteristiche dell’importante complesso sepolcrale sono state in parte rivelate in seguito alla scoperta delle prime sette sepolture del nucleo, avvenuta lo scorso autunno, ma soltanto oggi emergono gli straordinari oggetti del ricco corredo emerso dalle macerie della tomba Gemina.
La tomba è stata rinvenuta nel corso di una campagna di scavi resasi necessaria “in conseguenza di un intervento agricolo troppo approfondito, che ha intercettato alcune cavità sotterranee” – così si esprimeva allora la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale.