“Tutto brucia”, Teatro Bellini, dal 20 al 23 gennaio
Motus, la compagnia indipendente che ha fatto del superamento di tutti i confini fisici ed esistenziali il suo principale territorio di ricerca, è per la prima volta in scena al Bellini con il suo ultimo dirompente lavoro: Tutto Brucia. Già il titolo, che riprende le parole di Cassandra nella riscrittura delle Troiane di Jean Paul Sarte, mette a nudo la traiettoria del progetto «Da tempo avevamo desiderio di continuare lo scavo, dopo il viaggio dentro l’Antigone – raccontano gli autori – fra le più caratteristiche figure femminili del tragico che ancora oggi riverberano. La ricerca è cominciata prima del lockdown e ora assume inevitabilmente altra luce e urgenza. La pandemia e il disastro climatico segnano la fine di un’epoca e Le Troiane iniziano con una fine, Ilio è già stata distrutta. Le donne, ridotte a bottino di guerra, di lì a poco partiranno per mare, schiave, verso territori stranieri. Durante la pandemia, le cerimonie per i morti sono state sospese, e i corpi sono stati sepolti d’ufficio, di nascosto, in silenzio, senza saluto. Lo stesso accade per i corpi migranti morti in mare, per i clandestini o per le prostitute giustiziate dal sistema della tratta. Quali vite contano, dunque? Cosa rende una vita degna di lutto? Ripartiamo da queste domande urticanti per costruire Tutto Brucia che sarà inevitabilmente oscuro, ma colmo di abbacinante furore». L’impeto visionario dello spettacolo diventerà sostanza in scena attrverso i corpi di tre straordinarie performer: Silvia Calderoni – attrice totem di Motus – Stefania Tansini e R.Y.F (Francesca Morello).
Dal 20 al 23 gennaio