Fine obbligo di Green Pass e stato di emergenza
Dopo poco più di due anni, il 31 marzo termina lo stato di emergenza in Italia introdotto dal governo Conte bis per fare fronte alla pandemia di Covid. C’è una nuova roadmap delle riaperture, per il tanto atteso ritorno alla normalità che ci permetterà di tornare, almeno in parte, alla vita prima del coronavirus.
Gradualmente dimenticheremo il sistema di zone a colori, con l’Italia che sta già tornando quasi totalmente in bianco, sarà sciolto il Comitato tecnico scientifico e il generale Francesco Paolo Figliuolo non si occuperà più di misure sanitarie e vaccini.
Ancora il Governo si divide tra aperturisti e rigoristi, ma entro pochi giorni dovrebbe essere approvato un calendario globale con tutte le decisioni volte a eliminare le ultime restrizioni anti Covid.
Per il sottosegretario Sileri la linea è quella di non prorogare l’emergenza oltre il 31 marzo. Il green pass, invece, andrà oltre quella data.
Dopo l’ultima cabina di regia arriveranno quelle che, si spera, saranno le ultime indicazioni di Palazzo Chigi in materia. Ecco quali sono le date da ricordare e cosa dovrebbe cambiare in quei giorni.
Green pass e stato di emergenza: cosa succede il 1° aprile
- Cade l’obbligo di Green pass all’aperto per i locali e le attività sportive.
- Cade l’obbligo di Green pass al chiuso per le strutture ricettive, i musei e i luoghi della cultura, i negozi e le attività, i servizi alla persona, gli uffici.
- Cade l’obbligo di Green pass sui mezzi del trasporto pubblico locale. Potrebbe tuttavia essere introdotto l’obbligo di avere un tampone negativo per aerei, treni e navi.
- Fine delle quarantene preventive per chi viene a contatto con persone positive, anche se non si è vaccinati. Non è chiaro se questo varrà anche per la scuola.
- Torna al 100% la capienza di stadi e discoteche all’aperto.
- Viene sciolta la struttura commissariale guidata da Francesco Paolo Figliuolo. Gli incarichi che riguardano la gestione del coronavirus passano a Ministero della Salute e Protezione Civile, che continueranno a produrre il bollettino Covid quotidiano.
- Si scioglie anche il Comitato tecnico scientifico, ma rimangono come consulenti del governo il presidente Franco Locatelli e il portavoce Silvio Brusaferro.
- Rimane l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso. Si valuta se fare il passaggio a quella chirurgica dove oggi è obbligatoria la Ffp2 o superiore.
Green pass e stato di emergenza: cosa succede il 1° maggio
- Cade l’obbligo di Green pass al chiuso per i locali e i servizi di ristorazione, cinema e teatri, sale concerti, eventi sportivi, centri benessere, spogliatoi, convegni.
- Non sarà più richiesto neanche per accedere a concorsi pubblici e all’università.
- Cade l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 all’aperto ai concerti e negli stadi.
- Dovrebbe anche cadere da questa data la sospensione dal lavoro e dello stipendio per gli over 50 non in possesso del Green pass.
Controllo del Green pass all’interno di un locale.
Green pass e stato di emergenza: cosa succede il 1° giugno
- Niente più mascherina Ffp2 al chiuso per i mezzi di trasporto pubblico, locale e non.
- Capienza al 100% anche per le discoteche al chiuso.
Green pass e stato di emergenza: cosa succede il 15 giugno
- Scade l’obbligo vaccinale per le categorie professionali (medici, infermieri, oss, insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine, ecc.
- Scade l’obbligo vaccinale anche per gli over 50, e quindi l’obbligo di presentare il Green pass sul lavoro.