Camorra: Napoli, 7 fermi per membri nuovo clan
Decreti di fermo di pm per un gruppo organizzato, con disponibilità di armi, che nell’area Nord di Napoli, attraversata da fibrillazioni tra clan, opera in una piazza di spaccio. A emetterli, la procura partenopea, dopo indagini dei carabinieri. I militari dell’Arma li hanno notificati, su mandato della Direzione distrettuale antimafia, a 7 indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine e comuni da sparo e ricettazione, reati tutti aggravati dalle modalità mafiose. Le indagini sono partite a gennaio di quest’anno, dopo diversi atti intimidatori con ordigni deflagrati e raid armati a Frattamaggiore, Frattaminore e Arzano; attività anche tecniche hanno permesso di evidenziare l’esistenza di un gruppo criminale, organizzato e strutturato, che controlla le attività illecite a Frattaminore, soprattutto con la gestione di una fiorente piazza di spaccio. Armi nella sua disponibilità sono state sequestrate. Durante l’esecuzione del provvedimento, i carabinieri hanno trovato e sequestrato 15mila euro in contanti la cui origine non è ancora chiara, vari bilancini di precisione, un fucile a pompa, munizioni di vario calibro e tra queste anche quelle per Kalashnikov. I destinatari del decreto di fermo di pm sono quatto uomini e tre donne: Pasquale Landolfo, ‘o scagnato, 41 anni; Francesca Cipolletta, detta ‘a zia, 43 anni; Assunta Esposito, conosciuta come Assuntina, 41 anni; Antonio Martino, 41 anni; Pasquale Sangiuolo, 31 anni; Luigi Capuano, 50 anni; Carmela Landolfo, 20 anni.