Finanza: ad Assisi un centro per il recupero dei debitori
Si ispira a Dante Alighieri e al suo volto giovanile( dipinto nel Trecento da Puccio Capanna pittore di scuola Fiorentina che fu molto attivo ad Assisi)l’ idea del villaggio Da-vi ( Dante Vita)Nascera’ ad Assisi il villaggio DA.VI (Dante Vita). Un gruppo di studio coordinato dallo Psicologo e psicoterapeuta Gilberto Di Benedetto ,sta studiando insieme a medici ed architetti un centro per il recupero e il sostegno psicologico delle persone affette dalla sindrome da debito ingiusto.La sindrome del debito ingiusto colpisce gli imprenditori in difficoltà ed i sintomi vanno da un forte esaurimento che può degenerare in “delirio di rovina” a disturbi cardiocircolatori finanche all’eccesso di alcol e fumo oppure ancora la totale asocialità ed è stata inquadrata fra le malattie del III millennio.L’ideatore è promotore del progetto ( il.Dott Gilberto Di Benedetto) in una breve nota ha affermato: Viviamo in una societa” malata, devastata dal consumismo che crea una distonia attraverso la pubblicita’ tra quello che si desidera e quello che si possiede.Molti sovraindebitati a volte non riescono e gestire la propria azienda e le proprie entrate con accurata pianificazione e spirito di sacrificio.Ne consegue che le uscite a volte sono superiori alle entrate per una cattiva gestione patrimoniale unita ad una tendenza a spendere più di quello che si guadagna.Per rieducare il sovraindebitato ed aiutarlo ad uscire dal baratro del debito dobbiamo eliminare dalla sua vita i rami secchi e le credenze negative accumulatesi con l’accumulo dei debiti.In onore a San Francesco tra le varie tecniche di recupero del sovraindebitato ho pensato coinvolgere i pazienti nella coltivazione dell’orto.L’orto è uno spazio di terreno, recintato, destinato a coltivare e produrre vegetali per l’alimentazione. Un adagio toscano recita: “l’orto vuole l’uomo morto”, al di là della rima incerta, il concetto è chiaro: occorre un grande impegno per massimizzare la produzione sul piano quantitativo e qualitativo. Chiederemo alle fondazioni bancarie di sostenere finanziariamente l’iniziativa conclude il dott Di Benedetto.