Politica

Di Maio: Bloccando grano, Mosca condanna a morte milioni di persone.

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, presiede il primo Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare. L’evento è finalizzato ad individuare misure concrete per affrontare l’impatto sulla sicurezza alimentare nel bacino del Mediterraneo, generato dall’invasione russa dell’Ucraina.

“Assistere l’Ucraina nell’esportazione dei milioni di tonnellate di grano e generi alimentari attualmente bloccati nei suoi silos è un’emergenza. Il premier Mario Draghi ha discusso di questo problema con il presidente Putin e il presidente Zelensky. L’Italia sostiene gli sforzi dell’Onu e dell’Ue per affrontare questo problema e ringrazia la Presidenza tedesca del G7 per il suo impegno. Continueremo a contribuire attivamente a tutti gli sforzi internazionali per trovare una soluzione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare alla Farnesina. “La fame e l’insicurezza alimentare sono sempre state in cima all’agenda internazionale, ma raramente la scarsità di cibo ha avuto un tale impatto mondiale”, spiega il ministro degli Esteri. “Dalla Russia ci aspettiamo segnali chiari e concreti, perché bloccare le esportazioni del grano significa tenere in ostaggio e condannare a morte milioni di bambini, donne e uomini lontano dal fronte del conflitto. La Russia, usando il cibo come arma di guerra, si sta macchiando di altri crimini, che si aggiungono alle atrocità già commesse sul suolo ucraino e che sono sotto gli occhi di tutti”, dice ancora Luigi Di Maio, in conferenza stampa con il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, alla Farnesina. “Noi apprezziamo tutti i tentativi di mediazione e speriamo che il dialogo tra i ministri degli Esteri russo e turco possa portare a passi avanti sullo sblocco delle derrate alimentari fermi nei porti ucraini a causa del conflitto. Ma prima delle parole vogliamo vedere i fatti. Ci aspettiamo fatti concreti dalla Russia rispetto allo sblocco” del grano. Di Maio ha sottolineato come già in passato da Mosca “ci sono stati altri proclami, anche sul dialogo negoziale, che però poi non è andato da nessuna parte”.