M5S. Via dal governo ed appoggio esterno: pressing dei parlamentari su Conte
Non rientra la tensione tra il presidente del Consiglio ed il leader del M5S nonostante la smentita di Palazzo Chigi delle parole che Beppe Grillo avrebbe affidato a Domenico De Masi su Giuseppe Conte. I due si sono sentiti al telefono in attesa di un faccia a faccia ed, almeno per ora, non viene messa in discussione l’appoggio del Movimento all’esecutivo Draghi. Ma nel mondo dei 5Stelle, dai parlamentari a tanti attivisti, monta la protesta e viene chiesto al capo politico di uscire dal governo assicurando l’appoggio esterno solo su determinati temi. L’idea è quella di rompere su uno dei cavalli di battaglia dei 5Stelle e non su un tema ‘generale’, altrimenti gli attivisti non capirebbero il motivo dell’uscita dal governo. Il casus belli potrebbe essere, ad esempio, il rifinanziamento del bonus 110% o addirittura il reddito di cittadinanza, ma comunque sarà un tema identitario per i grillini. Lo stato maggiore del M5S starebbe, come raccontano nei corridoi romani, solo l’occasione giusta per smarcarsi da Draghi. Ma su questa decisione pesa anche la pronuncia del Tribunale di Napoli sul reclamo degli attivisti, attesa per il 6 luglio: se il giudice dovesse dare loro ragione, il Movimento potrebbe trovarsi senza guida politica.