No vax, minacce a Di Maio e governo. Insulti anche a Salvini e Meloni
“Un altro infame da giustiziare”, “è necessario il piombo”, “devi crepare”. Sono alcune delle minacce e degli insulti rivolti al ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel gruppo Telegram “Basta Dittatura!”, la chat del fronte no vax e no green pass, che raccoglie circa 42mila iscritti.
“Ecco un’altra merda di partito che ha instaurato la dittatura e adesso dice che se rivogliamo la libertà allora dobbiamo sottometterci e diventare schiavi”. E ancora “uno sterco di uomo”, “ti vedremo presto anche a te con il cappio al collo”, “lo impalerei in pubblica piazza”.
Sono tanti i messaggi di questo tenore, riporta il Corriere della Sera, nella chat degli antivaccinisti contro il ministro Di Maio, “colpevole” di essersi espresso negli ultimi giorni a favore della campagna vaccinale e di aver chiesto a tutte le forze politiche di condannare le violenze dei no vax.
“Stanno manifestando con forme inaccettabili. Non bisogna lasciar pensare a qualcuno che si può permettere di minacciare medici, professori universitari che si battono per i vaccini. Si è arrivati all’assurdo, e come politici è meglio bloccare questa degenerazione“, aveva detto l’esponente cinquestelle.
Dopo minacce e insulti a giornalisti e medici, negli ultimi giorni i no vax del gruppo “Basta dittatura” hanno alzato il tiro e messo nel mirino il governo Draghi.
Nelle ultime ore hanno iniziato a raccogliere e pubblicare numeri di telefono e indirizzi delle istituzioni (anche se in gran parte si tratta di riferimenti pubblici e facilmente reperibili online). Ma c’è anche chi pubblica la foto dell’ingresso di casa del presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, o il numero personale dell’infettivologo Matteo Bassetti.
Matteo Bassetti spiega nel dettaglio l’aggressione subita da un no vax: “Sono delinquenti, gestiti non si capisce bene da chi”
I no vax scrivono di voler “far cagare un po’ sotto anche il governo”, invitando i membri del gruppo ad inondare di telefonate e mail intimidatorie chiunque sia accusato di ‘proteggere il regime’, fino agli uffici della presidenza del Consiglio e dei ministeri.
Nella chat del gruppo Telegram dei no vax c’è spazio anche per gli insulti a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, considerati dei “traditori”. Il segretario della Lega era stato preso di mira a fine luglio quando si era vaccinato, lo stesso per la presidente di Fratelli d’Italia che in quei giorni aveva annunciato che si sarebbe vaccinata.
“Eccole le me**e della finta opposizione”, scrivono nella chat. E ancora: “Salvini me**a collaborazionista, ci ricorderemo di te”, “sono tutti complici”, “devono sparire questi traditori”.