Cultura

Mattarella in Francia per la mostra ‘Napoli a Parigi’

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è a Parigi dove oggi, insieme al Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, inaugurerà la mostra “Napoli a Parigi – Il Louvre invita il Museo di Capodimonte”, allestita al Louvre fino all’8 gennaio 2024. Il Presidente Mattarella, dopo il saluto agli studenti dell’istituto Statale italiano “Leonardo Da Vinci”, insieme al presidente francese inaugurerà la mostra al Louvre che raccoglie circa settanta capolavori provenienti dal Museo di Capodimonte. Al suo arrivo, il Presidente Mattarella ha incontrato i giovani diplomatici italiani e francesi riuniti a Parigi nell’ambito degli scambi previsti dal Trattato del Quirinale.

“Il 26 novembre di due anni fa, a Roma, nel Palazzo che temporaneamente è la mia residenza, è stato firmato il Trattato del Quirinale. E, nel suo primo articolo, prevede “l’attuazione di iniziative di formazione congiunta” per i nostri diplomatici”, esordisce il presidente della Repubblica italiana parlando ai diplomatici. “Per me questa è una duplice occasione: conoscervi e celebrare insieme a voi la saldezza dei rapporti tra la Francia e l’Italia, sottolineando il ruolo fondamentale dei giovani diplomatici nella promozione di un dialogo costruttivo tra le Nazioni. Quella che vi riunisce è una disposizione che guarda al futuro: favorire oggi l’incontro dei nostri diplomatici significa sviluppare nuovi legami; anche sviluppare amicizie, come accade in ogni esperienza comune, e come voi stessi avrete certamente sperimentato durante questi lavori”.

Ritornando al giorno in cui è stato firmato il Trattato, Mattarella ricorda che “pensavo ad alcune parole del Generale de Gaulle, pronunciate ad Algeri, il 27 luglio 1943. Sono parole che avevo ricordato qualche mese prima, avendo l’onore di parlare alla Sorbonne. Erano trascorsi appena due giorni dalla caduta del fascismo e De Gaulle parlò di “stretta vicinanza” e di “interdipendenza tra due grandi popoli latini”. Ed erano giorni travagliati. I rapporti tra Italia e Francia sono – lo sappiamo bene – secolari. E sarà vostro compito continuare ad alimentarli”. “Insieme, nel dopoguerra, abbiamo contribuito alla fondazione dell’Unione Europea intorno ad un nucleo di valori condivisi: democrazia, tolleranza, solidarietà. Nel corso del tempo si accresce la riconoscenza nei confronti di quei grandi statisti che, con visione e coraggio, ne avviarono il percorso. A partire dalla Dichiarazione di Robert Schumann del 9 maggio 1950, che indusse i sei Paesi fondatori a mettere in comune l’energia di allora: il carbone e l’acciaio”. “Nei nostri giorni abbiamo faticato molto per conseguire soltanto un modesto tetto al prezzo del gas.Abbiamo molto da recuperare in fiducia e in fede nel futuro”, spiega Mattarella.

“Insieme, giovani funzionari francesi e italiani, rappresentate il fulcro di questa speranza. La vostra passione, conoscenza, dedizione, sono indispensabili per la costruzione europea, per la sua crescita, per la sua evoluzione, per affrontare le crisi di oggi e le sfide del futuro. E, alzando lo sguardo anche al di là del nostro continente, sarà vostro compito inoltre alimentare costantemente il dialogo e la comprensione reciproca, per contribuire allo sviluppo pacifico delle relazioni internazionali, lavorando per risolvere i conflitti, per la promozione dei diritti umani, per la difesa dell’ambiente”. “Sono convinto che abbiate abbracciato questa missione con entusiasmo, consapevoli che il vostro lavoro richiede competenza, visione e profondo senso delle Istituzioni. Sarete certamente pronti ad ascoltare, a valutare le differenti prospettive, a tener conto delle situazioni mutevoli che il mondo via via presenta.Si tratta di un ruolo e di un compito affascinanti”, conclude il presidente Sergio Mattarella.