Fabrizio Peronaci “Il collezionista di ossa della Magliana e altri delitti”
Fabrizio Peronaci, scrittore e giornalista del Corriere della Sera, presenta il suo nuovo libro. Una raccolta di delitti irrisolti e inchieste giudiziarie finite male
Fabrizio Peronaci: appuntamento a Ostia
Venerdì 9 giugno Fabrizio Peronaci presenterà il suo libro “Il collezionista di ossa della Magliana e altri delitti” a Ostia, presso il lido Vittoria (ore 19) nell’ambito della rassegna curata da Federica Angeli. A moderare Agnese Ananasso de “La Repubblica”.
Il giornalista, noto in tv per la sua partecipazione al docu-serie “Vatican girl” in onda su Netflix, ci racconta alcune delle storie più inquietanti che hanno tinto di rosso la Capitale.
«Il mio libro è un viaggio nella Roma più nera, quella dei misteri legati a delitti irrisolti e approfondisce dieci omicidi avvenuti nel decennio 2000-2010. Si tratta del sequel del libro “Morte di un detective a Ostiense e altri delitti” in cui prendevo in esame i crimini avvenuti nel decennio 1990-2000».
Il collezionista di ossa
Una delle storie più significative narrate da Peronaci è quella del famoso collezionista di ossa della Magliana.
Un giallo metropolitano raccapricciante che sembra tratto dalla penna di Jeffrey Deaver, solo che in questo caso la realtà supera la finzione.
«Nel 2007 si rinvenne uno “scheletro puzzle” ai margini della pista ciclabile della Magliana» -spiega il giornalista. «Era composto dalle ossa di cinque persone, tre donne e un uomo. Erano vittime di delitti o si trattava di persone scomparse?».
Il delitto della minestrina
L’autore poi ci parla del cosiddetto “delitto della minestrina”. Parliamo di un crimine inquadrato inizialmente come frutto di “gelosia saffica”, che provocò la morte della sociologa Francesca Moretti, avvelenata con una minestrina al cianuro.
Dell’omicidio accusarono la compagna di Moretti, ma in realtà fu «un gigantesco errore giudiziario a danno di una brava persona»- sottolinea Peronaci- «questa storia dimostra come Roma sia la città, oltre che dei delitti irrisolti, anche delle inchieste che partono male e finiscono peggio. Il delitto di Francesca Moretti infatti non ha mai avuto soluzione. Ha tuttavia stravolto la vita di una persona innocente».
Laura Zambani: un omicidio gay? Secondo Fabrizio Peronaci, no!
«C’è infine una storia che mi incuriosite molto, oltre a quella di Brenda, la transessuale carbonizzata nel residence di Via due Ponti legata al caso Marrazzo. E’ quella di Laura Zambani, una commerciante che vendeva abiti al mercato di Testaccio. Una donna molto amata, descritta come gioviale e simpatica»– prosegue l’autore. «Laura era un personaggio multiforme, che nel pomeriggio faceva la “bella vita” presso un appartamento in zona via Appia Nuova, in periferia. La donna morì probabilmente per mano di un cliente, di cui non si conosce ancora l’identità».
Utile precisare che l’inchiesta ha indicato almeno sei sospettati.
Secondo Peronaci «si tratta di un giallo che, se venisse ripreso, avrebbe buone possibilità di soluzione».
L’omicidio di Paolo Seganti narrato da Fabrizio Peronaci
Ci soffermiamo infine sull’omicidio di Paolo Seganti al Parco delle Valli. All’uomo, diventato icona del mondo gay, è stata dedicata una targa nel luogo del delitto. «Nella mia inchiesta ho parlato a lungo con la sorella della vittima. Anche in questo caso, l’assassinio è stato inquadrato nel contesto gay, ma dai miei accertamenti è emersa la possibilità che si possa trattare di un omicidio di altro genere. Personalmente ritengo che, mettendo in fila gli indizi con attenzione e riportando alla luce alcuni reperti sequestrati all’epoca dell’omicidio (2007), ci siano buone possibilità di approdare a un successo investigativo, seppure dopo tanti anni. Sarebbe bel segnale nella Roma dei delitti irrisolti»- conclude Fabrizio Peronaci.