Zanzare, Italia prima per casi da infezione da virus del Nilo
Bruxelles – Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha redatto un nuovo rapporto epidemiologico sulla diffusione per il 2022 di malattie trasmesse dalle zanzare in Europa, in particolare dalla specie Aedes.
Il riscaldamento generalizzato e le estati più lunghe e calde hanno creato un ambiente favorevole per le zanzare Aedes albopictus e Aedes aegypti. La specie di zanzare Aedes albopictus è un vettore per il virus chikungunya e dengue mentre la aegypti per la dengue, febbre gialla, chikungunya, zika e virus del Nilo occidentale. Dal 2013 al 2023 la zanzara Aedes albopictus ha aumentato la sua presenza in Europa, attualmente si è insediata in 13 paesi e 337 regioni.
Al 31 maggio 2023 sono stati segnalati 1339 casi e 104 decessi nel 2022 derivanti dall’infezione da virus del Nilo occidentale in Europa (WNV -West Nile virus).
La maggior parte delle infezioni è stata segnalata in Italia (723 casi), le aree interessate sono state Pistoia, Lucca, Monza e Brianza, Biella, Cagliari, Catania e Lecco. Seguono altri paesi europei: Grecia (286), Romania (47), Germania (16), Ungheria (14), Croazia (8), Austria (6), Francia (6), Spagna (4), Slovacchia (1) e Bulgaria (1). Il numero di casi riportati in Italia risulta essere il più alto mai registrato secondo l’Ecdc.
L’80% delle infezioni da virus del Nilo occidentale negli esseri umani sono asintomatiche. Può insorgere una sintomatologia improvvisa con mal di testa, malessere, febbre, mialgia, vomito, eruzione cutanea, affaticamento e dolore agli occhi. Eliminazione delle fonti di acqua stagnante, utilizzo di larvicidi ecologici e maggiore informazione sono utili per sensibilizzare la comunità tutta in merito alle malattie trasmesse dalle zanzare. Non esiste alcuna profilassi o trattamento specifico contro la malattia nell’uomo.
L’immagine viene dal sito European Centre for Disease Prevention and Control