Roma, sindacato in agitazione all’università di Tor Vergata
Il sindacato Uil Scuola Rua (Ricerca Università Afam) è in stato d’agitazione per alcuni incarichi dirigenziali dati al Policlinico Tor Vergata di Roma. Sono duri i toni di un comunicato di un paio di settimane fa che punta il dito sulla dirigenza. “Ultimamente, presso il Policlinico Tor Vergata, vengono adottati provvedimenti riguardanti incarichi dirigenziali a favore sempre dello stesso personale, per i quali non si comprende bene quali siano i criteri di valutazione e di scelta. Stesso discorso – si legge – per l’adozione di alcune commissioni, a discapito dell’efficacia delle stesse, con inutile dispendio di risorse umane ed economiche”.
Per questo motivo la Uil “rispetto ad alcuni provvedimenti si riserva di verificare in tutte le sedi legittimità ed opportunità. Premesso che forse qualcuno poi ci spiegherà la legittimità dei provvedimenti, resta un fatto: questo modo di procedere non ci convince né nel merito né nel metodo. Nel metodo perché non consente nessuna candidatura, nel merito perché oltre al riconoscimento economico, non di poco conto, potrebbe apparire come un modo per precostituire titoli e quindi facilitare carriere interne, a nostro avviso a danno di personale più meritevole e ormai sempre più demotivato. Sarebbe il caso finalmente – ammonisce il sindacato – che si vigilasse sull’effettiva utilità di tali incarichi. Esprimiamo la nostra contrarietà facendo appello in primis al Magnifico Rettore che, oltre a rappresentare l’Università, è garante di legalità, correttezza e imparzialità”.
La Uil è preoccupata anche in merito alla contrattazione. Il sindacato “ha chiesto la documentazione utile riguardante la quantificazione delle risorse economiche disponibili per sottoscrivere un contratto collettivo integrativo 2024 su tutti gli istituti contrattuali. In particolare – sottolinea – anche in riferimento alle progressioni verticali oggi cosiddette progressioni di aree, sollecitiamo l’amministrazione a presentarci la ricognizione di tutto il personale in servizio, al fine di verificare quante risorse umane, all’interno delle ex categorie B C e D e rispettive ex Aree del CCNL 2016-2018, vengano impiegate in mansioni effettivamente corrispondenti al contratto individuale sottoscritto e ai settori corrispondenti del nuovo ordinamento professionale previsto dal CCNL 2019/2021”.