Esplosione nel deposito Eni di Calenzano, 2 morti e 3 dispersi: aperta inchiesta
Due corpi finora sono stati ritrovati mentre altri tre uomini, irrintracciabili, sono molto probabilmente ancora tra le macerie di ciò che resta dell’esplosione di ieri a Calenzano, alle porte di Firenze, avvenuta nell’area di carico del deposito di carburanti dell’Eni. Il primo ad essere stato identificato è Vincenzo Martinelli, 51 anni, residente a Prato e originario di Napoli: aveva due figlie ed era autista di autocisterne. Forse l’altra vittima, sessantenne, era invece di Bientina, una cittadina del Pisano. Stando alle prime informazioni, l’esplosione sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Il presidente della regione Toscana Eugenio Giani ha riferito che “l’esplosione è avvenuta ad una pensilina mentre si caricavano le autocisterne”, aggiungendo che “le persone decedute sono quelle che con le autocisterne erano nella pensilina”. Sulla vicenda la procura di Prato ha aperto un’inchiesta “per appurare eventuali responsabilità” e alcuni testimoni che erano sul posto vengono ascoltati in queste ore.